Cima delle Mede, traversata

Bella traversata nel cuore dei Cantoni di Pelsa, su percorso delicato ed in parte senza traccia. La cima del Bancon è una delle più importanti dei Cantoni di Pelsa e la più meridionale fra quelle che si trovano a destra della Val delle Mede. Per percorrere l’intera traversata è necessario passo sicuro (su terreno friabile) ed assenza di vertigini.
Tempi: da Capanna Trieste alla Cima del Bancon (mt. 2346): 4h; dalla Cima del Bancon alla Cima delle Mede (mt. 2504): 1h; dalla Cima delle Mede a Capanna Trieste (1135m): 3h30′

gruppo CivettadifficoltàII (necessaria corda)dislivello1400 mt c.a.quota max2.504appoggiorif. Vazzoler, Capanna Triestedata07/08/08

Salita

Partiamo da Capanna Trieste e raggiungiamo il rifugio Vazzoler.
Da qui prendiamo la traccia per la normale alla Torre Venezia (stacco nei pressi della sbarra all’inizio del sentiero per il Tissi). Proseguiamo e ne superiamo l’attacco. Poco più su si intravede a dx, sotto la torre Bristot, una costa erbosa. La risaliamo con un breve passaggio su roccette. Si entra in un canale traversando brevemente su cornice (passo esposto). Ci portiamo sul lato opposto per una cengia con mughi e rocce friabili e traversiamo fino ad incontrare il Canalone del Bancon, che da subito l’impressione di poter essere affrontato con tranquillità. Lo seguiamo per un breve tratto ed alla prima possibilità tagliamo autonomamente a dx per qualche decina di metri per un altro facile canale, per poi riattraversare facilmente a sx riportandoci nel canale principale. Abbiamo continuato a percorrerlo senza particolari difficoltà (un breve passo, forse evitabile, intorno al III ed altri brevi passaggi di I e II grado). Alla nostra sx, sotto la Torre Sandri e Menti (parete rossa), intravediamo numerosi ometti che portano ad una larga cengia (forse un’ulteriore possibilità di accesso al Canalone). Dopo una placca adagiata (II) comincia una lunga traversata in salita verso dx, su sfasciumi. Si deve superare anche un saltino su roccia rotta (qui ci guidano alcuni ometti). Girato uno spigolo entriamo in un canale che termina in una stretta forcella con sassi incastrati. Lo risaliamo senza particolari difficoltà (altre relazioni parlano di III grado ma noi percepiamo difficoltà intorno al II) ed usciamo su una stretta forcella denominata “forcella Comici”. Alla nostra dx la cresta che ci porta alla cima del Bancon e di fronte possiamo ammirare la Val dei Cantoni con Busazza e Torre Trieste.

Per chi volesse salire sulla cima del Bancon bisogna percorrere la cresta di collegamento prima in versante Est e nell’ultimo tratto a ovest, passando quindi su una cengia gialla incavata ed affrontare una paretina sul II grado con ultimo passo in forte esposizione. Decidiamo di rientrare per la Cima delle Mede. Proseguiamo pertanto brevemente in quota verso Nord e risaliamo a sx un anfiteatro di rocce rotte fino al suo termine. Traversiamo a dx su cengia (mugo) fino ad una stretta cresta con strano fungo. Dapprima ci caliamo a dx, per superarlo poi a sx. Proseguiamo con il salto di una crepa. Continuiamo per cengia a dx, superiamo una paretina nera di 5m, uscendo in alto a dx. Aggiriamo uno spigolo a dx per cornice che poi diventa cengia. Ci alziamo per sbalze detritiche e roccette sulla cresta ora più larga. Ci portiamo sopra la forcella del Bancon per una cengia a sx inclinata e delicata (versante sud). Per la Cima delle Mede si sale per detriti in breve tempo (ometti e libro di vetta).


Discesa

Con breve doppia attrezzata (10 mt) si guadagna la Forcella del Bancon. Si risale in versante opposto con facilità (I+ grado). Dal gendarme si scende ad ovest per costone (ometti) per poi riattraversare a sx (verso sud) per cengia coperta. Da una forcelletta scendiamo un canale a sx di un pinnacolo con passi di II grado. Sulle ghiaie scendiamo obliquando a dx seguendo gli ometti. Rimanendo a dx troviamo un ancoraggio (calata 20 mt ca.) che ci deposita nei pressi della Forcella delle Mede.
Da qui giù per il Canalone delle Mede (Sud) fino al Vazzoler ed alla capanna Trieste.