Cima Giaf, via Solleder

Primi salitori: E. Solleder con tre clienti Olandesi nel 1929
Questa via ha una roccia variabile, da discreta ad ottima e mediamente buona. Riguardo la lunghezza dell’itinerario c’è da sottolineare che sul Berti il dislivello dichiarato è inferiore di 100m a quello reale, infatti sono 370m dall’attacco alla cima. Lo sviluppo invece è di quasi 500m. Via da consigliare agli amanti della zona, e che non si fanno intimorire da qualche tratto friabile.

gruppo Dolomiti D'OltrepiavedifficoltàIII,IV e passi Vsviluppo500 mt c.a.quota max2.535tempo5happoggiorifugio Padova, biv.Granzotto-MarchicartografiaTabacco 02data23/09/09

Descrizione dei tiri

Relazione presente sulla guida “IV grado e più – Friuli Occidentale”

L1 – 50m, IV e IV+

L2 – 35m, IV e V

L3 – 50m, IV e III

L4 – 50m, max III

L5 – 45m, IV

L6 – 20m, IV e 1passo V

L7 – 55m, IV e II

L8 – 45m, IV e IV+

L9 – 35m, IV e III

L10 – 55m, III, IV e IV+

L11 – 50m, II

vedi IV grado

Avvicinamento

Quasi interamente per sentiero segnato, dal rifugio Padova.
Tempo – 1h e 35′


Discesa

Si effettua per la via normale, seguendo ometti e frecce rosse (per chi sale) fino a raggiungere il sentiero che da Forc.Scodavacca scende al rif. Padova (fin qui 1h15′). Quindi per questo torniamo al rifugio e alla macchina. Tempo – 2h


Materiale

NDA. Martello e chiodi.