Monte Pore

Gita molto semplice, effettuabile anche in condizioni di tempo un poco incerto, visto l’esiguo dislivello e la facilità del sentiero. Si parte dal rifugio Fedare verso l’ampia sella erbosa che divide la valle dove si trova il Castello di Andraz. Da qui ci si dirige verso l’evidente monte.

Sintesi del percorso: Rif.Fedare – Monte Pore – tabià dell’alpe – postazioni di guerra sotto alla Croda Negra – ritorno

In auto: provenendo dall’Agordino, qualche tornante prima del passo Giau si parcheggia presso il rifugio con la seggiovia che porta a Forc.Nuvolau

gruppo Fanis-FalzaregodifficoltàTdislivello400 mtquota max2.405tempo1h e 15data27/08/06

1 – Agner, Pale di San Lucano e Pale di San Martino, con l’altopiano innevato

– La Marmolada con l’ultimo innevamento, sui pascoli del Pore

– Piccolo e Grande Lagazuoi

– La Civetta

– Sulla vetta del Pore verso Marmolada e Mesules

– Il Monte Pore dalla traccia 441 che porta verso la Croda Negra. Vicino ad una torre con galleria seguiamo poi dei vecchi bollini rossi che risalgono le ghiaie e portano verso la parete

– La parete centrale della Croda Negra (numerosi itinerari di Cipriani)

– L’arrivo del temporale dai Settsas. Provvidenziale un piccolo tabià per ripararsi (ma ci sono anche galleria di guerra)