Bella vetta panoramica, con accesso per buona parte su ottima carrareccia battuta dagli scialpinisti. Questa prima parte è in comune con le precedenti uscite del Bait de Folega e Cima Valaraz, la seconda parte invece si è rivelata completamente di altro stampo, risultando non battuta e su terreno ripido. Noi volevamo seguire le indicazioni riportate sulla relazione di “Monti Alpago” ma alla fine la salita l’abbiamo dovuta inventare. La via comune per il vallone tra Monte Zelo e Corno de Val è rischiosa in inverno, forse sarebbe affrontabile il sentiero che sale da Forcella Pongol. Noi siamo saliti ripidamente per il bosco ed i successivi pendii di bassi arbusti posti sul versante nord, cercando continuamente il passaggio più agevole. L’ultima parte della salita potrebbe nascondere qualche pericolo, specie in caso di forte innevamento e condizioni instabili del manto nevoso.
gruppo Dolomiti di ZoldodifficoltàFdislivello1183 mttempo3h30' appoggiobaita Folega, malga Focadata26/01/13
Si parcheggia presso il campo sportivo di La Valle Agordina, frazione Conaggia. A sx del campo si segue una larga strada sterrata che quasi in piano porta ad un bivio con una cartina della zona. Si segue la strada di dx, asfaltata. Questa sale a lungo con noiosi tornanti e panorama limitato. Si oltrepassa il capitello della Madonna dello Sciar (non seguire la “scorciatoia” a dx) e si oltrepassa anche il bivio per le Scofe Piqual. Finalmente ci stacchiamo dalla strada, che andrebbe alla Malga Foca, e prendiamo una nuova strada sulla dx verso la Forc.Folega e Forc.Pongol (troviamo molti scialpinisti anche qui). Raggiungiamo un bivio ancora per Malga Foca, proseguiamo pochi metri in direzione Baita Folega. Qui fare attenzione: per 2 volte abbiamo trovato battuta la traccia a sx che sale alla Baita Folega, invece bisogna proseguire in piano a dx, per un sentiero stretto tra gli alberi (solo all’inizio, poi segno cai). Dobbiamo indossare le ciaspe ed attraversare il bosco fino alla forcella Folega che divide Valaraz e Zelo. Fin qui circa 1h45′. Seguiamo a dx per Ruit (cartello) ed oltrepassiamo la scorciatoia che sale dalla Madonna dello Sciar. Rinveniamo i segnavia cai tra gli alberi, leggermente sulla sx, e con sentiero poco pendente proseguiamo attraversando il versante nord dello Zelo. Appena in vista del vallone della via normale (che divide Zelo e Corno de Val) abbandoniamo il sentiero e montiamo su un gradino di roccia tirando un mugo. Da qui fino in cima la descrizione sarà di poco aiuto, ci si deve affidare all’intuito. Saliamo nel ripido bosco, sempre leggermente verso sx. Dopo un valloncello ripido e poco accennato usciamo su pendii più poveri di vegetazione. Potremmo sfruttare la cresta di sx, dove dovrebbe passare il sentiero che sale da forc.Pongol, ma noi decidiamo per quella di dx. Facciamo lo slalom di vari cocuzzoli di neve ed usciamo su altre distese meno pendenti finalmente in vista della cima. Con breve giro a sx affrontiamo l’ultima salitina e meritiamo l’ottimo panorama che si gode dalla massima elevazione. Tempo – 3h30′
NB – discesa per la via di salita. Tempo – 2h
In salita ci sono varie possibilità, visto che alla fine siamo saliti un po’a naso per il bosco. Rimane da capire se il sentiero della cresta est da Forc.Pongol è percorribile.
In discesa si potrebbe aggiungere una visita a Malga La Foca seguendo le indicazioni citate precedentemente. Vedere anche la gita al Valaraz.