Pala del Rifugio, Castiglioni-Detassis

Via divertente su ottima roccia. Anche se lo sviluppo è considerevole, le difficoltà limitate permettono di salire in tempi relativamente contenuti. Diverse le possibilità di proteggersi e di attrezzare soste su formazioni naturali. La roccia è leggermente consumata in alcuni tratti, quindi presumo che la frequentazione sia alta. Presumo, anche perché pur essendo sabato non abbiamo trovato nessuno. Primi salitori: Ettore Castiglioni e Bruno Detassis, estate del 1934


gruppo Pale di San MartinodifficoltàIII e IV, poco Vsviluppo700 mttempo6 oreappoggiorifugio Trevisodata02/07/11

Descrizione dei tiri

L1 – Parete con grosse clessidre ma con terra e zolle. Sosta su 1vecchio spit +1 chiodo alla base di un camino. III

L2 – Risalire il breve camino con sasso incastrato e da un intaglio si esce a dx. Sosta su 2ch. III+

L3 – Salire in obliquo per roccia misto zolle non allontanandosi troppo dallo spigolo. Sosta su spuntone. III

L4 – Salire a piacere in direzione dello spigolo giallastro soprastante. Sosta su 1ch oppure da attrezzare su spuntone. III+

L5 – Si sale ad una cengetta e poi si supera una parete con vaga fessura (alcuni chiodi, roccia un po’lisciata). Sosta su 3ch. IV+

L6 – A sx si sale interamente un bello e lungo diedro (chiodi, roccia un po’levigata). Sosta su clessidra. IV+ con passi di V

L7 – Per roccia bella e facile si va fin sotto un lungo camino nei pressi dello spigolo. Sosta su clessidrona. II

L8 – Si sale per il camino, una volta usciti la roccia si appoggia e si risale fin sotto una fessura nera sulla dx. Sosta evidenziata da cordini. III (70m)

L9 – Si supera un primo muretto, poi in obliquo ci si può portare a sx dentro un camino nero. Sosta su clessidrona gialla. IV+ e III

L10 – Si risale il camino che poi diventa diedro (bella roccia), a piacimento se ne esce a dx raggiungendo un esile terrazzino con 2ch. A dx si sale per placca fino ad entrare in un canale. Sosta su 2ch. IV+ e IV (55m)

L11 – Su per il canale e poi per rocce articolate facili si obliqua a dx fino ad una evidente, enorme, clessidra. 50m, IV e III

L12 – Su dritti poi a dx verso strapiombi gialli, quindi si ritorna a sx verso lo spigolo. Sosta su spuntone. 50m, IV

L13 – Bella parete piena di clessidre e roccia super, da salire in leggero obliquo a sx. Sosta su vago terrazzino con molte clessidre. 50m, IV

L14 – In obliquo a sx per placca con lama, poi dritti fino a strapiombi gialli. Sosta meglio a dx su cless. 50m, IV+

L15 – Salire per lo spigolo, poi obliquando a dx. Sosta non comoda su clessidre. 40m, IV

L16 – Per lo spigolo finale fino alla terrazza sotto la vetta. 25m, III+

Tempo – 6h

Avvicinamento

Da Malga Canali fino al Rif.Treviso e quindi si prosegue verso il Passo Canali. Arrivati ad un greto si abbandona il sentiero per una china erbosa che porta alla base dello zoccolo dello spigolo. Lo si risale con passaggio iniziale di II e poi I grado, un po’esposto e su zolle erbose. L’attacco si trova su una comoda cengia con clessidra con cordini.
Tempo – 1h dal parcheggio


Discesa

Dalla vetta si seguono bolli rossi ed ometti in direzione est. Prima si scende, poi si sale in cima ad una torretta (II). Si traversa in versante nord, si affronta qualche passaggetto (II). Si risale il canale che divide la cresta con il Sass d’Ortiga. Da qui si scende sulla cengia sotto il Sass d’Ortiga (verso sud). Come in avvicinamento alla Scalet-Bettega, ma a ritroso, si superano i tratti ferrati e la cengia che porta alla forcella delle mughe. Da qui si scende tranquillamente prima per ghiaione e poi nel bosco con mughi (vedi Dente del Rifugio) fino al Rifugio Treviso (2h30′). Da qui brevemente al parcheggio. Tempo – 3h al parcheggio


Materiale

Tanti cordini per le clessidre. Qualche protezione veloce