Dalla località di Malga Ciapela sorpassiamo il campeggio e oltre l’agriturismo risaliamo il largo sentiero per il rifugio Falier. Tralasciamo le indicazioni per Franzedas per due volte. Per il Falier il sentiero continua più stretto e quindi noi continuiamo sempre per lo stesso largo sentiero, stavolta per Franzedas. Fino a qui la traccia è molto battuta, si cammina anche senza ciaspe.
Sintesi del percorso: Malga Ciapela – camping – malga – bivio con Falier (Terre Rosse) – Malga Franzedas – forcella di cresta – passo di Col Becher – ritorno come all’andata
Accesso: Fino agli alberghi e la funivia del Serauta a Malga Ciapela, tra Caprile e Passo Fedaia
Tempi: circa 3h 30′; 15′ dal parcheggio all’agriturismo, 1h circa di strada larga, 30′ dal bivio fino alle malghe, 1h30′ dalla malghe alla forcella
gruppo MarmoladadifficoltàEdislivello1000 mt quota max2.400tempo3h e 30'partenzaMalga Ciapeladata30/12/08
1 – Il bosco si dirada e, dopo una curva verso sinistra, ci ritroviamo alle malghe Franzedas (vedi precedente escursione). Ora continuiamo stando un po’sulla destra, scegliendo il percorso migliore fra gli alberi. Ci si alza fino ad uscire dalla vegetazione, su belle distese di neve
2 – Stiamo risalendo la Valle di Franzedas, siamo tra le Cime d’Auta a sudest (a destra nella foto) e il Monte Fop a nordovest
4 – Uno sguardo verso le Tofane e il Piz Guda. La salita è ora poco battuta e le ciaspe sono molto utili. In qualche tratto il pendio è faticoso, ma facile
3 – Già dalle malghe appare visibile una bella forcella (al centro della foto), non segnata però sulle carte. Rispetto a questa, a sinistra c’è il Passo di Col Becher mentre più alta a destra e meno accennata c’è Forca Rossa.
5 – Arriviamo alla forcella senza nome, scoprendola più che altro come un intaglio di cresta. Al sole riscopriamo uno strano versante del Monte La Banca
6 – Dalla forcella possiamo vedere l’Altopiano delle Pale con davanti il gruppo del Focobon (foto), ma anche i dintorni del Passo San Pellegrino
7 – La neve sporge dalla forcella, meglio non avvicinarsi troppo al bordo…
8 – Il Passo di Col Becher visto dall’alto. Per raggiungerlo si può compiere una traversata a mezza costa. Il pendio però è abbastanza pendente e con le ciaspe risulta scomodo. Troviamo anche un muretto di neve da aggirare (delle impronte feline ci hanno aiutato a trovare un percorso)
9 – Da qui il panorama è diverso, appare maestosa la Civetta e si possono riconoscere le cime dell’agordino e di Falcade