Passo Sief, 2209 m

Escursione con le ciaspole facile e panoramica, lontana sia dalle piste battute, sia dal pericolo di slavine. Si parte dal castello di Andraz. Noi abbiamo sbagliato sentiero, e dovendo anche battere traccia non siamo riusciti, purtroppo a raggiungere il passo.

Sintesi del percorso: Castello di Andraz – Ru di Valparola – Bosch di Coi – collinetta

In auto: Non molto prima del p.so Falzarego provenendo da Livinallongo c’è una deviazione a sinistra per il Castello d’Andraz (prima foto)

gruppo Falzarego-FanisdifficoltàEdislivello600 mt c.a.quota max2.300 c.a.tempo3 ore e 30'partenzaCastello di Andraz, 1747mdata29/12/04

1 – Per arrivare al castello di Andraz si dovrebbe prendere una stradina non molto agevole così dopo non aver trovato modo di parcheggiare più avanti abbiamo parcheggiato all’imbocco della stradina

2 – Subito dopo un ponticello c’è un sentiero che costeggia un ruscello. NON è il sentiero giusto, si compie un inutile giro nel bosco. Si parte molto più vicini al castello

3 – Abbiamo preso probabilmente ancora il sentiero sbagliato e saliamo a fatica nella neve immacolata. Poi spariscono anche i segni rossi e procediamo per una salita molto pendente tra alberi e canali di neve

4 – Giungiamo ad un gruppo di quattro tabià. Uno di questi sembra essere sprofondato nella neve fino al tetto. In quello in fondo a sinistra ci siamo fermati al ritorno

5 – La giornata era ventosa e su questo pianoro il vento si fa particolarmente fastidioso con raffiche gelide e mulinelli di neve

6 – Puntiamo su una collinetta rimanendo in cresta e attraversando un boschetto. Il sentiero giusto era probabilmente più in basso, più vicino alla parete dei Setsass (Pale di Gerda)

– Arriviamo in cima alla collinetta, c’è ancora molto vento, fa molto freddo ed è ora di mangiare. Il passo Sief è più basso ma ancora troppo distante. Qui verso Croda Negra, Nuvolao, Formin, Pelmo

– Vista l’ora e le condizioni decidiamo di scendere per la traccia dell’andata. Arrivati ai tabià questa si rivela completamente ricoperta dalla neve portata dal vento: 40cm coperti in 2 ore!

– Questa volta il sentiero è quello giusto ed arriviamo al castello d’Andraz. Per trovare il sentiero può essere utile il cartello di “divieto di transito” che si vede anche dalla strada

10 – Per arrivare al castello e all’imbocco del sentiero si deve superare anche la palestra di roccia del complesso del Sas de Bèita (i nomi dei sassi da sinistra sono: Sas de la Sia, Sas Pino Solitario, Sas de la Galeria, Sas de Beita, Sas de le Maniglie)