Punta Grohmann, via Harrer-Wallenfels

Via di discreto interesse, che sale ad una splendida cima.
Si sale al centro della vasta parete sud e il percorso può essere diviso in due parti: una prima parte articolata conduce ad una cengia da dove ci si potrebbe facilmente collegare alla via Dimai, una seconda parte più godibile porta fino alle facili rocce sotto la cima. Probabilmente sarebbe conveniente iniziare sulla via Dimai e spostarsi poi su questa via, oppure percorrere interamente questa seconda.
Roccia buona ma a tratti discreta nella prima parte, ottima nella seconda. Chiodatura presente. La discesa non è banale, si scende con corde doppie e tratti in arrampicata ed infine per ghiaione.
Primi salitori: H. Harrer e K. Wallenfels, estate 1936

gruppo SassolungodifficoltàIII-IV e 1 tratto di Vsviluppo750 mt quota max3.126tempo7 orecartografiaTabacco 06data09/08/10

Avvicinamento

Tra il Rifugio Passo Sella e il Passo Sella c’è un piccolo parcheggio (indicazioni per il Rifugio Valentini). Si segue la strada asfaltata verso il Col Rodella, poi saliamo per prati in direzione della funivia. Ci colleghiamo alla pista da sci e la saliamo fino alla evidente cresta erbosa con sentiero che sale verso la nostra cima. Presso uno spiazzo erboso con ometto lasciamo perdere i successivi ometti su per uno sperone ed invece traversiamo a sx sotto le pareti per un sentiero tra i ghiaioni. Ad un canale con sassi grossi, che limita un cono di ghiaie, saliamo. Attacco corretto presso una clessidra con cordino, una ventina di metri prima che il cono di ghiaie si trasformi in canale. Noi attacchiamo qualche metro poco più su della clessidra.
Tempo – 1h15′


Descrizione dei tiri

I primi 4 tiri sono fuori via, però sono comunque logici

L1 – Saliamo per gradoni a sx incontro ad un colatoio scuro. Lo risaliamo, affrontiamo un passo più difficile e traversando 3m a sx sostiamo su spuntoncino+dado. 55m, III e 1p.IV

L2 – Saliamo per placche, un po’verso sx per evitare il difficile. Sul finale la roccia è più scadente, sostiamo alla base di un breve tratto di colatoio, su spuntone + 1ch (tolto). 53m, III e 1p.IV

L3 – Per il breve colatoio (roccia rotta) e poi traversiamo decisamente a dx fino all’imbocco di un canale verso sx. Converrebbe sostare qui. Noi proseguiamo brevemente nel canale e 5m più sopra chiodiamo la sosta. 20m, III+

L4 – Seguiamo il canale, poi traversiamo su canali più a dx, sopra due grandi lame. Vinciamo un passaggio su rocce giallo-nere bagnate dallo stillicidio e sostiamo a sx su 1ch. 40m, III e 1p.IV Fine della variante iniziale

L5 – Traversiamo a sx per cengia fino a 2ch. Saliamo in obliquo per vaga fessura nera (clessidre). Usciti su un pulpito dove inizia una cengia sostiamo su varie clessidre gialle. 40m, IV

L6 – Traversare su cengia: si oltrepassa una grande lama gialla e prima di una canalino in discesa si traversa 2m fino ad 1cless con cordino. 20m, I e II

L7 – Saliamo un camino sulla sx e poi torniamo a dx per delle lame fino a portarci nei pressi di un camino sulla dx. Sosta su spuntone. 30m, IV

L8 – Il camino non ci piace: saliamo dritti in parete affrontando anche un piccolo strapiombino. Poi traversiamo in orizzontale a dx fino ad 1cless con cordino. 30m, IV e 1pIV+

L9 – Saliamo il facile camino finché si esce su cengetta. Proseguiamo dritti in placca sopra ad 1cless con cordino. Sostiamo presso 1ch. 40m, III e IV

L10 – Saliamo in obliquo a dx puntando ad un evidente diedro con strapiombi gialli alla sua dx. Sosta alla base, su 2ch con cordino. 45m, III+ e 1p.IV

L11 – Per il diedrino (2ch) e poi si esce a sx (eventuale sosta su 2ch). Iniziamo a traversare, prima in orizzontale e poi per 2m in discesa (ch). Sosta su 2ch+1cless. 35m, IV+ e IV

L12 – Continuiamo a traversare in bella esposizione (1cless con cordino) e poi seguiamo una fessurazione obliqua (qualche ch) fino ad una cengia. Sosta su spuntone. 30m, IV e III+ C’è anche la possibilità di salire dritti per una fessura (1ch visibile) sbucando a dx della citata sosta su spuntone (probabilmente è difficile)

L13 – Un breve muretto con fessura (IV+) porta ad una sosta su 2ch alla base di un evidente lungo diedro. Lo risaliamo con bella arrampicata su ottima roccia appigliata e proteggibile (1ch e 1dado incastrato). Sostiamo appesi ad 1 clessidrona con cordino. 45m, IV+ con passi di V
NB non sarebbe male sostare alla base del diedro e poi salirlo tutto fino ad uscire dalle difficoltà, quindi sostare su clessidra

L14 – Ancora un passo difficile e poi si esce su parete più agevole. Saliamo fino alla base di un tetto giallo dove c’è 1ch. Traversiamo a sx, montando sopra una cengia con passo strano (2ch). Traversiamo a sx su cengia e sostiamo su 3 spuntoncini. 45m, 1p.V e IV

L15 – Per gradoni si sale a sx fino ad affacciarsi su un grande canale. Saliamo sullo spigolo di tale canale per un primo caminetto e poi per rocce appigliate. Sostiamo su 1spuntone+1dado alla base di un camino-canale. 55m, II e III+

L16 – Saliamo il canale e spuchiamo su una spalla con clessidra. Vinciamo un muretto e continuiamo facilmente fino a raggiungere la cresta. 55m, III

Procediamo slegati. Seguiamo la cresta e per tracce raggiungiamo a dx la base di un camino di pochi metri, non visibile prima, dietro quel pilastro rosso alla cui sx c’è il baratro. Superiamo il camino sullo spigolo di sx per poi uscirne a dx (passo di III). Quindi con qualche passaggio su roccette (I e II) raggiungiamo il vasto pianoro ghiaioso sommitale, ed in breve si raggiunge la vetta.

Tempo – 7 ore alla cima (perso tempo all’inizio)


Discesa

Spesso ben segnata con ometti. Noi abbiamo percorso una variante.
Dalla cima, verso dx nel senso in cui si è arrivati, il pendio digrada con alcuni ometti (direzione Est, passo Sella): seguirli. Direzioni faccia a valle.
Si continua per cresta (I e II) e quindi si trova una calata di 10m da cless (evitabile con il canalino alla sx). Dal forcellino si sale sopra l’elevazione opposta e scesi 1m sul versante opposto, verso dx, si trova un ancoraggio cementato. Doppia da 15m ad un altra forcella. Si sale su un altra torretta (II) e si scende sul versante opposto, questa volta più lungamente (30m?) fino a che non si può proseguire. Ci si cala da spuntone+cless (poco sotto ci sarebbero degli anelli cementati, ma è pericoloso arrivarci!), noi decisamente verso sx puntando ad un canale, per 26m fino ad un altra doppia da 2ch. Con questa altra doppia (almeno 20m) raggiungiamo un canale che potrebbe essere innevato ad inizio stagione. Qualche metro più sotto c’è un salto che viene evitato con un altra doppia da 1spit+altro, per 25m. Seguiamo una cengia (all’inizio è una placca) verso sx. Troviamo un bollo rosso. Scendiamo per gradoni e ghiaie seguendo gli ometti, però erroneamente verso dx. Troviamo una calata da 1spuntone verso sx, che deposita in un canale franoso. Giù da questo dobbiamo risalire brevemente per cengia sotto una placca fino a degli ometti (ritroviamo qui la discesa giusta). Scendiamo quindi per un canalino e delle roccette. Presso un costolone possiamo scendere a sx o a dx (in questo caso traverseremo uno scolo 2 volte). In ogni caso raggiungiamo la Forcella delle Cinque Dita. Tempi – Fin qui 1h40′ Da qui si scende per ghiaie fino ai prati del Passo e quindi alla macchina. 1h


Materiale

Per questa salita sarà opportuno portarsi qualche chiodo, utili soprattutto se si finisce fuori via