Vant delle Forzele

Bella gita, fattibile sino alla Forcella La Porta molto più agevolmente con gli sci, in virtù anche del dislivello dell’itinerario. Noi, a piedi ci siamo fermati poco più sotto. La salita si svolge per una buona parte nel bosco, per poi lasciare spazio ad un bel pendio aperto, dalla Baita Angelini in su, nel Van de le Forzele.

Sintesi del percorso: Pralongo – Val della Malisia – Casera del Pian – El Vach – Sora l’Sass de San Bastian (senza seguire la “variante”) – Pian delle Mandre – Vant delle Forzele

In auto: Si parcheggia presso lo skilift in fondo alla strada di Pralongo

gruppo dolomiti di ZoldodifficoltàPDdislivello1350 mt alla Forcella La Portaquota max2.178esposizioneNord-Esttempo4h e 30'appoggioBaita AngelinicartografiaTabacco 025partenzaPralongo di Zoldo, 980mdata15/01/06

1 – Dal parcheggio si segue a destra la strada che costeggia il torrente. Fino al laghetto la neve era ben battuta e si poteva camminare anche con gli scarponi. Qui verso Gardesana, Tamer e San Sebastiano sula strada che porta alla casera

2 – Dall’inizio alla fine ci ha sempre accompagnati il Pelmo, qui nella classica veduta col Pelmetto a sinistra

3 – Il laghetto El Vach, dove l’acqua continua a scorrere la neve si scioglie e si formano curiose forme di ghiaccio

4 – Dal laghetto basta proseguire per pochi minuti verso le rocce per arrivare alla cascata che poi genera lo stesso El Vach. Da qui torniamo indietro fino alle indicazioni per la baita Valentino Angelini (poco a destra si trova una palestra di roccia)

5 – Seguendo approssimativamente le indicazioni attraversiamo il bosco per congiungerci alla traccia che proviene dalla casera (precedentemente scartata). Si sale per sentiero ripido, battuto dagli scialpinisti. Intanto la Civetta si vede sempre meglio, con la Cima delle Sasse a sinistra e le Rocchette a destra

6 – Si supera la località di Sora l’Sass e si prosegue nella valle chiusa a sinistra dalle intricate pareti del Petorgnon. Seguiamo le tracce degli sci su sentiero abbastanza battuto tra i baranci. Dopo aver superato una collinetta risaliamo ancora un po’ e troviamo l’indicazione “Vant delle Forzele”. Non abbiamo trovato il sentiero per la baita. Qui Sfornioi e Spiz di Mezzodì

– Risaliamo la valle che si fa sempre più stretta dalla Gardesana e dal Tamer, puntando alla larga forcella (delle Laste), rivalatasi poi ardua da raggiungere. Intanto gli scialpinisti (un intero corso) sono saliti sul pendio che porta a forcella La Porta (nella foto)

– Ci fermiamo nei pressi di un grosso masso, da qui è possibile arrivare molto in fondo con lo sguardo. Qui fino alle creste di confine con l’Austria col Peralba e anche al Cridola (tutto a destra). In basso la valle di forcella Cibiana con il monte Rite a sinistra

– Cima Bel Pra, Cima Scotter e l’Antelao

10 – Pelmo, Cristallo, Sorapiss e Cima Bel Pra

11 – Le Tofane con i Lastoni de Formin, la Croda da Lago e il Becco di Mezzodì

12 – Dopo un rientro abbastanza veloce, scivolando sulla neve fresca, le montagne si tingono dei colori del tramonto. Qui sono gli Spiz, proprio dal parcheggio a Pralongo