Passo di Monte Croce Carnico.Nominando questo luogo al tipico climber friulano, questo penserà immediatamente alla Scogliera del Pal Piccolo. È una delle culle dell'arrampicata in Friuli, con tante vie anche molto diverse e di tutte le difficoltà, immersa in un contesto ideale,  dai colori vivacissimi. Non tutto è perfetto però. La quota non proprio collinare e l'esposizione a sud rende spesso difficile trovare giornate perfette per arrampicarvi, se poi verifichiamo la qualità dei tiri più abbordabili per l'arrampicatore medio forse rischieremo di non apprezzarla a fondo. Se siete alla ricerca di strutture alternative in zona, quella di Anno Schnee è senz'altro una valida alternativa alla Scogliera. Attrezzata almeno 15 anni fa  dalla guida austriaca Reinhard "Ragno" Ranner, sorge sul lato Ovest del passo, ossia sul lato opposto a quello del Pal Piccolo, a soli 10 minuti di cammino. L'orientamento è prevalentemente a sud, con alcune vie ad ovest. La conformazione a diedro e spigoli consentono però di trovare alcune vie ben ombreggiate. La base è all'ombra di un fitto bosco, perciò complessivamente la fruizione della parete è più di stampo estivo.

Sicuramente gli hot topic riguardo questa falesia sono la lunghezza tra gli spit e i gradi severi dati dal chiodatore. Credo siano questi i due ingredienti che tuttora tengono lontana quella folla sempre alla ricerca del grado "di soddisfazione" con il minimo impegno psicologico.In realtà le leggende sono vere solo in parte. Nelle vie che abbiamo percorso abbiamo notato come gli spit siano stati posizionati in modo intelligente in modo da trovarsi a rinviare solo nelle posizioni più comode, come se le vie fossero state chiodate dal basso. Riguardo alle gradazioni, a parte l'unico e durissimo 6a+, le altre sono al massimo in difetto di un + rispetto alle "targhette" in loco. I gradi riportati su un vecchio post di Calcarea ci sono sembrati più affidabili; decisamente sottovalutati invece quelli nella guida di Neumann. Buono lo schizzo presente nella guida di Bucco, anche se c'è qualche inesattezza sulle vie di sinistra.

Altre informazioni:- A livello delle catene più alte è stato posizionato un cavo stile ferrata che consentirebbe di passare la corda nelle catene ed arrampicare da secondi;- Durante la nostra prima visita sono piovuti 2 sassi piuttosto importanti dalla parte centrale della parete, direttamente nel punto dove sbuca il sentiero. Eventuali piccoli possono sostare sotto lo strapiombo alla base de Il Ragno;- Da segnalare la presenza del settore SPQR (ancor più vicino alla strada) e del settore Anno Schnee II raggiungibile con altri 10 minuti di ripido sentiero ove sembra ci siano numerose vie di grado 6a.Noi non abbiamo avuto modo di provare nessuno dei monotiri di questi due settori. Ad Anno Schnee abbiamo ripetuto:Elinea 6b - diedro atletico , lungo, chiodatura non ravvicinata, roccia ripulita;Rot Weiss Rot Bis in den Tod 6b+ - diedro atletico, fessura e placca finale. Bello;Volltreffer 6c+ - belle concrezioni nere in partenza seguite da un diedro strapiombante. Consigliabile;Deserteur 7a - difficoltà concentrate nei 2-3 spit in uscita dal giallo. Tecnica.

Per altre info utili su Anno Schnee potete consultare l'interessante report di Calcarea "Monte Croce, falesia Anno Schnee (Cellon)"oppure il sito bergrettung-koetschach Per info tecniche su Anno Schnee rimandiamo alle guide Ingo NeumannArrampicare in Friuli ed. Neumann, 2007 Daniele BuccoSul confine - Falesie del Friuli Venezia Giulia e delle terre confinanti di Slovenia ed. Versante Sud, 2013 

Articoli correlati

Falesia della Lavina, un’oasi estiva

La Lavina, nome più noto fra gli scialpinisti in virtù dell'omonima Forcella, classica gita primaverile e fra le più facili della conca del Mangart, è anche il nome che anni fa la nota guida Luca Vuerich diede alla…

Leggere di più