Campanile Basso, via Preuss

Via aperta da Paul Preuss da solo il 28 luglio 1911.
Una via sulla quale sono state scritte tante pagine! Qui nel 1911 il signor Preuss, corda a tracolla, si immerse nella parete verticale ancora tutta da scoprire, in quel punto dove la logica del “percorso più facile” suggerirebbe di cercare più avanti sullo Stradone Provinciale. Certamente lascia a bocca aperta questa performance perché (1) si tratta praticamente di un’apertura in free solo su quinto grado sostenuto (un V+ ci può stare) con i mezzi di allora, (2) non è stata seguita la via più logica ma è stata data più importanza alla dirittura. Ancora oggi che la parete è conosciuta, chiodata, ripulita e si hanno a dispozione molti mezzi vantaggiosi, rimangono quattro tiri impegnativi.

gruppo Brenta centraledifficoltàIV e Vsviluppo300 mtquota max2.877tempo4 oreappoggiorif. Tosa-Pedrotti, Brenteidata18/08/15

una splendida vista delle Dolomiti di Brenta dal rifugio La Montanara

Descrizione dei tiri

Per arrivare all’attacco della via (sarebbe un poco irrispettoso chiamarla “variante”) abbiamo seguito i primi tiri della via normale, molto frequentata anche da chi, uscito dalle vie dello spallone, ricerca ancora difficoltà. Per questo nostro primo giorno in Brenta, abbiamo cercato di non esagerare. Infatti il Campanil Basso, certamente la più bella struttura del Brenta, è anche piuttosto comodo da raggiungere una volta arrivati al rifugio Tosa-Pedrotti. Inoltre, dato il tempo non perfetto, le calate attrezzate sulla normale ci hanno dato la sicurezza di una eventuale veloce ritirata.

In rete è possibile trovare diverse relazioni, di seguito alcuni appunti:

L1 – Per rocce articolate ad una prima terrazza. Anello cementato. III+

L2 – Verso sx per una lama. Ancora in obliquo ad una cengia da dove si segue una lama-fessura obliqua a dx. Sosta su catenona. IV

L3 – Parete Pooli. Si sale per parete giallastra in verticale, sul finale si traversa orizzontalmente a dx (ignorare anelli intermedi). V-

L4 – Su per un singolo passaggio, poi facile ad una vicina cengia. Sosta su catenone con indicazione di calata. p.IV, III

L5 – Per cengia elementarmente, ad un blocco, 10-15m. Facile

L6 – In obliquo a dx stando più bassi di un camino, sosta su cengia comoda. III-IV

L7 – Per fessurine superficiali ad una nicchia dove si dipartono due camini-fessura. IV

L8 – Si segue il camino di sx, salibile di schiena, ad una sosta. IV

L9 – Si prosegue decisamente verso sx fino alla grande cengia dello Stradone Provinciale. III

L10 – Pochi metri a dx della sosta si monta sopra ad una sporgenza, poi dritti su parete verticale (chiodi). All’altezza di un tettino si traversa 2-3m a sinistra in orizzontale fino alla sosta su chiodi. V

L11 – Si supera uno strapiombino, poi per un diedro, ma se ne esce a dx in obliquo fino a raggiungere un altro diedro. Su per questo fino alla sosta a chiodi. V

L12 – Si sale in obliquo a sx, si rimontano delle paretine e delle brevi fessure. Sosta su clessidre

L13 – Verso sinistra a prendere un diedro che porta fino in cima

Tempo – 4h

Avvicinamento

La sera precedente abbiamo dormito al Rifugio La Montanara, all’arrivo del secondo troncone della funivia che da Molveno sale all’Altopiano di Pradel (sconto 50% sul ticket se dormite a Pradel). Il rifugio, privato, gode di un ottimo panorama e ad essere sincero ho trovato anche ottima l’accoglienza, come pure la cucina.

Il giorno successivo siamo scesi per il “Sentiero delle Grotte” al sentiero classico che da Pradel porta praticamente in piano al Rifugio Croz dell’Altissimo. Con una salita successiva si raggiunge il Rif.Selvata, poi per il bellissimo sentiero della Val dei Massodi siamo giunti al rifugio Tosa-Pedrotti, che doveva servirci come base per le nostre salite. Tempo – 3h30′. Il rifugio è raggiungibile con tempo e dislivello leggermente inferiori partendo dal versante di Madonna di Campiglio – Vallesinella.

Dal Rifugio Tosa Pedrotti si sale alla vicina Bocca di Brenta (5-10′), si scendono 30-50m in versante ovest (lato rif.Brentei) e sulla dx si segue il sentiero super lisciato delle Bocchette. Dopo una cengia si inizia a salire al cospetto della parete del Campanil Basso (vie Maestri e Fehrmann) fino alla Bocchetta=forcella del Campanil Basso. Si scendono alcuni metri a sx (sud) e per cornice si raggiunge un terrazzino dove parte la via normale. Tempo – 30-45′ dal rifugio.


Discesa

Verso sud ovest (ometti) ad una prima catena di calata. Se volete farne una lunga (50m), abbiate l’accortezza di scendere a sx (faccia a valle) dello spigolo. Con una seconda calata lunga si arriva sullo stradone provinciale. Si cammina elementarmente fino alla catena con indicazione di calata dove parte la Preuss. Con due calate si torna alla cengia del tiro 5. Si torna alla sosta del tiro 4 e ci si cala fino alla base della parete Pooli (sosta fine L2). Con un ultima calata da 60m si torna al terrazzino di attacco.


Materiale

Una scelta di dadi e friends, indispensabili anche sulla normale

nel cuore del Brenta

appunti di viaggio, 10-14 agosto 2015

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