Catinaccio d’Antermoia

Bella escursione anche su sentieri segnalati e frequentati. La ferrata è tra le più semplici e con buone protezioni, ad eccezione del primo tratto del versante ovest (smantellato il cavo sulla prima cengia ed sul primo canalino). Arrivando sui 3000 mt di altezza il panorama è fra i più remunerativi.

gruppo CatinacciodifficoltàEEAdislivello1200 mt c.a.quota max3.002appoggiorif. Gardeccia, rif. VajoletcartografiaTabacco 06data29/07/08

Una gita di Andrea e Marta

Descrizione della salita

Si può partire dal rif. Gardeccia, servito da bus navetta da Pera di Fassa ( 1^ partenza ore 7.00).

Si segue la mulattiera per i rif. Vajolet e Preuss e poi si continua per il rif. Principe (ore 2,15 ca.). Dal rif. Principe si tralasciano le indicazioni per il passo Antermoia e si sale più direttamente ad una cengia, per poi salire un breve canale (fin qui non si è aiutati dal cavo). Fatta una breve cengia esposta si scende poi una caratteristica scala e si continua poi parte per sentiero e parte su facili canalini. Si perviene infine sull’esposta cresta, priva di cavo, che ci porta alla croce di vetta (ore 1,30 ca.)

Discesa

A questo punto si può scendere per il versante est con difficoltà simili alla via di salita per poi prendere il sentiero che in breve tempo ci porta al Passo Antermoia e da qui scendere al rif. Principe seguendole chiare indicazioni (ore 2 ca. dalla cima). Arrivati al Principe, si segue la via di salita a ritroso (ore 1,30 ca fino al Gardeccia).

Tempi
Salita: 3h45′ – Discesa: 3h30′