1° Torre del Camp

Bella escursione, panoramica, che porta su una vetta poco frequentata dagli escursionisti (via di discesa per gli arrampicatori).
Le difficoltà si limitano ad un passaggio sul canalone di I e ad un passaggio di II poco prima della cima

gruppo MoiazzadifficoltàEE, max II gradodislivello800 mt c.a.quota maxI Torre del Camp, 2281mttemposalita: 2h40'appoggiorif.CarestiatopartenzaMalga Framont, 1577mtdata05/08/08

Descrizione della salita

Preferiamo partire dalla Malga Framont, raggiungibile da Agordo per strada interamente asfaltata, anche se nell’ultimo tratto molto stretta e ripida. Luogo molto bello con splendida visuale sulla Moiazza e sul Camp (si può parcheggiare sia nelle vicinanze della casera che su un parcheggio poco prima, sulla sx.). In ca. 3/4 d’ora siamo già alla base della Van dei Cantoi dopo aver girato brevemente a dx in direzione del rif. Carestiato all’incrocio col sentiero nr. 554. Seguiamo le indicazioni per il Van delle Nevere e risaliamo il canalone sassoso seguendo i bolli. Il sentiero volge brevemente a sinistra per delle lastronate, e più su troviamo chiare indicazioni per le torri del Camp (grande freccia con scritta verso sinistra).
L’intero itinerario è ben segnalato con bolli rossi ed ometti. Dapprima si traversa il pendio fino ad imboccare un canalone. Si segue questo superando alcuni massi: ci impegna solo in due brevi tratti con difficoltà poco superiori al I grado. Si esce dal canale su una cengia a sx, facile, ma da percorrere con attenzione avvertendo il salto sottostante. La si segue su ghiaie e stelle alpine contornando la Terza Torre fino ad una specie di forcella con forte esposizione (evitabile). La cengia continua facilmente contornando la 2^ torre fino ad incontrare un passaggio molto esposto (ben visibile dal basso sul percorso di avvicinamento), in cui si è aiutati dal cavo metallico. E’ ora ben visibile la nostra meta e per raggiungerla, dopo un breve percorso su buona cengia, basta ridiscendere di un paio di metri sul I grado e risalire un breve salto sul 2^, aiutati peraltro da uno spezzone di cavo metallico con caratteristica molla (in discesa per i meno esperti ci si potrebbe assicurare, disponendo di uno spezzone di corda, su un mugo poco più su).

La discesa avviene per la via di salita