Cima Mugoni Sud, diedro Vinatzer

Bella via classica, relativamente breve e comoda, ma impegnativa. In particolare ci sono 3 tratti difficili per motivi diversi: il primo per le protezioni scarse e poco integrabili, il secondo per la roccia instabile (soprattutto a causa di una frana abbastanza recente), il terzo per le difficoltà sostenute.
La linea di salita è certo la qualità migliore di questa via: un diedro vertiginoso che scende dalla cima fin quasi alla base della parete, insomma una via a “goccia d’acqua”. Dal mio punto di vista è una via poco divertente, da affrontare con la dovuta preparazione mentale, ma che regala comunque una bella soddisfazione.
Avvicinamento e discesa sono comodi, la via è al sole nelle prime ore del mattino. Soste attrezzate a chiodi e quasi tutte con cordini di calata.
Primi salitori: G.B. Vinatzer, V. Peristi, il 9-9-1935


gruppo CatinacciodifficoltàV, V+sviluppo570 mtquota max2.757tempo5 oreappoggiorif. Roda di Vaeldata10/09/11

Descrizione dei tiri

Dato che la via è una classica relazionata mi limito qui a poche righe

L1 – Scegliamo l’attacco da dx. Chiodo con cordino 2m sopra l’attacco. Obliquo a sx per quasi 50m di roccia buona. IV

L2 – Oltre un diedrino, a sx fino alla base del diedrone. 40m, III/IV

L3 – Diedro compatto con loppe d’erba, pochi chiodi e difficile integrare. Sosta comoda su terrazzino. 30m, V/V+

L4 – Diedro-camino con roccia bagnata prima e friabile poi. Superare un tettino per fessura in dulfer a sx, quindi sosta sotto i gialli. 30m, V e V+

L5 – Girando a dx 3m si sale ad una lama, poi si ritraversa a sx raggiungendo il diedro sopra la frana. Poi con arrampicata sostenuta con qualche riposo si sale per il diedro. Noi evitiamo una sosta scomoda su coppie di chiodi e saliamo fino ad un gradino con sosta su 2ch. 55m, V+

L6 – Tratto facile, poi roccia discreta per entrare in un canale. Brevemente ad un terrazzino con cless+chiodo. 30m, IV+

L7 – Diedro-camino, più difficile all’inizio, poi discontinuo e con un ultimo strapiombetto per uscire sulle roccette rotte dove termina la via. Scegliamo una fessura gialla per attrezzare una sosta su dadi. 45m, V e IV

Per detriti e prati si sale ad una cresta da dove inizia la discesa. Saliamo però anche in cima scartando sulla dx per roccette rotte di I e II, per circa 5-10 minuti.

Tempo – 4h45′ la via – con calma

Avvicinamento

Con la seggiovia del Paolina e per semplice sentiero pianeggiante raggiungiamo il Rifugio Roda di Vael (30minuti). Quindi si prosegue verso il Passo delle Cigolade rasentando la gialla parete sud dei Mugoni. In vista del diedro si traversa su ghiaie (traccia) fino all’attacco. 1h circa in totale


Discesa

Dalla cresta citata ci si allunga in versante ovest per traccia poco evidente con qualche ometto. Dove diventa possibile si scende sulla sx (sempre ovest) zigzagando per risalti di buona roccia, orientati dagli ometti ma senza percorso obbligatissimo. Tempo – meno di un’ora alla base delle rocce, altri 30′ al rifugio.


Materiale

NDA. Utili dadi