Via varia e divertente, di cui non sono noti gli apritori, meno frequentata rispetto a molte altre vie sulle note torri del Sella ma indubbiamente meritevole di essere percorsa. Essa sale per diedri, placche e fessure sino al tiro chiave, il penultimo, un fotogenico obliquo a destra molto esposto ma ben protetto. Itinerario adatto a giornate brevi ma da non sottovalutare in virtù della chiodatura, presente in tutti i passaggi più difficili, ma mai abbondante.
gruppo SelladifficoltàVI-, pp. VI+ o A0sviluppo209 mt quota max2.533esposizioneSudtempo4h partenzaPasso Selladata14/07/18
Dal Passo Sella si segue l’evidente sentiero sopra l’albergo Maria Flora sino a raggiungere un bivio ove si svolta a sinistra. Oltrepassata la così detta “Locomotiva” si costeggia la parete sino a raggiungere in breve l’attacco, in corrispondenza di un pilastro ove risulta evidente il diedro del primo tiro.
Tempo – 20′ dal passo
L1 – Raggiungere facilmente un evidente diedro che sembra essere formato da un pilastrino. Salirlo (2ch) e sostare in cima ad esso (ch+spuntone). 25m, V+
L2 – Qualche metro sopra la sosta si trovano 4 chiodi da ferrata con cordoni. Da questi si traversa a destra facilmente (ch) e si riprende a salire per una liscia placca in obliquo fino ad 1ch. Quindi dritti e a sx per fessurina. Sosta su 3ch (1 solo buono). 25m, IV e V
L3 – Salire solo pochi metri sopra la sosta (ch) e traversare alla prima cengia verso sx. In vista di un bel camino/diedro si sale ad una cengia dove si sosta su 1ch, da integrare. 30m, IV+ e II
L4 – Dritti per il bel camino, poi a scelta si prosegue a sx o a dx. In ogni caso si punta ad una comoda cengia dove la parete si verticalizza. Sulla sx passa lo spigolo Steger, noi sostiamo 5m più a dx dove c’è 1ch ed 1cless. 50m, IV+ e III-IV
L5 – Superato un passo di blocco in strapiombo (VI-) si prosegue per logica fessura obliqua. Raggiunto un punto usurato (da chi segue la Steger), traversare a dx per facile cornice. Aggirare uno spigolo giallo (cless) e risalire una breve lama gialla ad un piccolo terrazzino dove si sosta (chiodi da integrare). 30m, VI-, IV, V+
L6 – Seguire i chiodi (abbastanza nuovi!) in leggero obliquo per una parete gialla a buchi. Si esce su cornice e si sosta 3m a dx su 2spit. 15m, VI+
L7 – Seguire un logico diedrino (2ch) ed uscire su terreno articolato (1 spit per eventuale sosta). Per gradoni, facilmente, si raggiunge la vetta e varie possibilità di sosta. 50m, V, poi II-III
Tempo – 3-4 ore
Dalla vetta della Prima Torre si scende per la via Normale sino alla sella che la divide dalla Seconda Torre. Da qui si prosegue per sentiero aggirando una cengia erbosa tramite la quale si raggiunge il pendio che divide le Torri dal Piz Ciavazes. Da qui si scende per tracce evidenti su rocce solide di I grado sino ad un salto più ripido ed esposto (II grado) ove si può decidere di scendere arrampicando con cautela, oppure effettuando una breve calata (30 m) da un grosso anello cementato.
Tempo – 1 ora fino al passo
NDA. Una serie di friend. Qualche dado.