La regione istriana, il mare ed il sole d'inverno, le sue belle pareti calcaree, come l'immensa gentilezza e la semplice disponibilità del suo popolo non smettono di attirarci e di infonderci quella sana iniezione di pura spensieratezza che spesso ci manca fra le rocce di casa. Tornare in questi posti è sempre una piccola avventura o una nuova scoperta.

Tutti a KompanjSportive ed ormai popolari sono le belle ed assolate pareti di Kompanj, falesia situata a pochi chilometri dalla caratteristica cittadina di Buzet, al confine con la Slovenia, da anni una delle più frequentate dell'Istria. Scoperta ed attrezzata dall'austriaco Leo Baumgartner e poi sviluppata grazie ad climbers croati, italiani e tedeschi oggi conta, sopratutto nella fredda stagione invernale un cospicuo numero di visitatori, provenienti da ogni dove.Rapidità d'accesso, comodità e linee per tutti i gusti e le difficoltà: dal 5c all'8c, con una prevalenza di tiri fra il 6b ed il 7a, sparsi in quattro settori, con vie che vanno dalle placche più tecniche agli strapiombi a canne, tanto cari ai climbers più forti. Ritorniamo a scalare qui, in compagnia di Ettore, Tommaso e Chiara l'ultimo giorno di questo 2016. La mattina presto non c'è ancora nessuno, ma in poco più di mezz'ora pareti e sentieri diventano un brusio di parole in lingue conosciute e non, con tanto di cani e piccoli climbers a passeggio con mamma e papà. L'aria è quella buona, di una giornata spensierata, che passiamo sempre volentieri chiacchierando fra un tiro e l'altro e discutendo di movimenti, appigli sfuggenti e scarpette troppo strette. Di questi piccoli mondi verticali, sparsi tra Slovenia e Croazia ne apprezziamo, tanto la pace ed il caldo silenzio di gioielli come Vela Draga, quanto la vivacità che si respira in certe giornate a Kompanj, così rumorose ma anche ricche. Un tocco di internazionalità, insieme a persone dai modi diversi, che ci incuriosiscono tanto quanto i calcarei paesaggi. Per questa eccelsa falesia è difficile fare un'elenco di tutte le vie che meritano d'esser scalate nei ben sette settori che la compongono. I siti più belli e popolari, è quelli in cui anche noi abbiamo passato gran parte del nostro tempo sono: Beastiequeen, ove troviamo a destra alcune splendide placche e a sinistra diverse linee strapiombanti; Katz, che invece ne offre alcune più facili e di riscaldamento; il meritevole settore Ghey Team che presenta dieci lunghe arrampicate fra il 6a+ ed il 7b. Simili a questi sono i settori Krankenhaus e Valchirias Wall, mentre l'Olymp è riservato ai più forti, con vie tra il 6b e l'8b.

Le pareti del canjon di BuzetGuardando verso Rijeka, proprio ai piedi dell'abitato di Buzet, una strada sterrata si inoltra nell'omonimo canjon, attraversato da fiume Mirna. La zona è nota quasi esclusivamente per i suoi quattro settori d'arrampicata sportiva sparsi nel caratteristico anfiteatro, con linee ottimamente chiodate che vanno dal 6a all'8b+. Si tratta di una location particolare in cui si può arrampicare tutto l'anno, in virtù della varia disposizione delle pareti, ma con maggiori possibilità in primavera.Abbiamo avuto modo di arrampicare solamente in due settori, trovandovi linee belle ed interessanti, tant'è che a nostro avviso tutti gli spazi meriterebbero una seconda visita. Entrando nella valle vi troviamo immediatamente a sinistra Doser, una parete leggermente strapiombante esposta ad est e ben soleggiata al mattino ove si trovano vie abbastanza corte ma meritevoli, tutte fra il 6a+ ed il 7b+. Proseguendo ancora una decina di minuti in salita vi troviamo Pengari, che presenta quattro linee su facili e divertenti placche di riscaldamento ed una splendida parete strapiombante con diverse e lunghe arrampicate che vanno dal 6b+ al 8a+. Per i due settori rimanenti, che non abbiamo scalato, l'accesso è diverso e si costituiscono in due zone più appartate: si tratta di Befana, sito estivo ed esposto a Nord, una parete impressionante quanto difficile, ed il Zimski Sektor, settore invernale esposto a sud.Nel settore Pengari abbiamo percorso alcune belle e facili vie di riscaldamento sulle placche grigie a destra: Avanti Popolo (6a), Bolting Weekend (6a); ed alcune linee strapiombanti sulla parete gialla più fotogenica: Avanti Forza (6b+), Bandiera Rossa (6c) e Elio Pisak, ruke stisak (6b+).Nel settore Doser abbiamo ripetuto alcune brevi vie, leggermente strapiombanti sulla sinistra: Vrhi Ćićarije (6a+), Gori Ussi (6b), Nebo je žuto a sunce je blu (6b+), Sedan Dan (6c), Doser (6c+). Sul lato destro della palestra abbiamo percorso due meritevoli vie strapiombanti: Never Mind (6c) e Deep as Fukamushi (7b).

Istarske Toplice: una location d'elitéUna falesia riservata  a pochi, non solo per le difficili linee tracciate sulle sue rocce, ma anche in virtù del non proprio comodo avvicinamento che potrebbe averne limitato le visite, almeno dei climbers meno inclini al cammino. Se dunque non mancano tracce di magnesio sulle pareti di Kompanj e del Buzetski Kanjon, a Istarske Toplice c'è davvero un bel da fare.Anfiteatro decisamente scenico, che ci si presenta dopo venti minuti di ripido sentiero attraversando una grottino naturale da cui vi si sbirciano le assolate pareti.Lo caratterizzano due grotte, sulla prima, arrivando dal sentiero, vi si trovano linee di alta difficoltà tra cui spicca l'impressionante 8c+ di Rotbart; la seconda grotta presenta invece un tetto inscalabile. Sulle pareti che le circondano sono state invece chiodate un buon numero di vie tra il 6b ed il 7a, che vanno dagli strapiombi a canne, alle difficili placche grigie delle ultime conformazioni rocciose. Fra i più facili e bei monotiri che abbiamo provato sicuramente meritevoli di un giro sono Schalangeloch (6b) e Serum (6c) due linee di resistenza che si trovano proprio fra le due grotte più grandi. Decisamente più tecniche sono invece le placche di Die Spinne (6b) e Fingererprint (7a). Proprio a ridosso delle vicine Terme Istriane (da qui anche il nome Istarske Toplice) si può trovare un'altro piccolo settore, che non abbiamo visitato e che offre quattro multipich (tre tiri per un totale di 90 metri d'arrampicata) di difficoltà comprese tra il 5c ed il 7a. Insomma, un'altro posto che aggiungiamo alla lista dei meritevoli, e l'ennesima riprova di come l'Istria Croata rimanga luogo di arrampicate di eccezionale bellezza.

Per le info tecniche su tutti siti di arrampicata sportiva nei dintorni e non, rimandiamo alle belle guide: Boris ČujićCroatia - Penjački vodič • Kletterführer • Climbing guide • Guida d’ arrampicataed. Astroida, 2014 Luciano Frezzolini - Erik Švab - Janez Skok - Doriano Perhat - Danilo Cedilnik DenArrampicare Senza Frontiere - Trieste, Litorale Sloveno, Istriaed. Sidarta, 2014

Articoli correlati

Le pareti nascoste di Medveja

Medveja è una piccolo paese costiero che sorge ai piedi del Monte Ucka, nella riviera di Opatija. Come tutti gli altri luoghi che sorgono nei dintorni della splendida città omonima (Abbazia in italiano) è caratterizzato…

Leggere di più

la magia di Vela Draga

Vela Draga pare un luogo magico, in cui ogni sogno può prendere forma, nel mentre contempliamo le sue guglie rocciose, che sembrano personaggi sul palcoscenico di un ampio teatro all'aperto. 

Leggere di più

Brseč

Quelle pareti a picco sul mare Reduci da poche settimane dalla splendida esperienza sulle rocce di Dvigrad e Limski Kanal viaggiamo verso la costa orientale dell'Istria, destinazione: Brseč, un piccolo e caratteristico…

Leggere di più