Col dei Porz

Escursione di stampo prealpino, per ripidi prati e cenge esposte seguendo le tracce dei camosci. La quantità della neve è stata tale da garantire l’assenza delle solite zecche ma sufficiente anche a perdere il sentiero nei tratti meno evidenti. A dir il vero abbiamo proficuamente seguito le tracce lasciate dagli animali, senza le quali sarebbe stato difficile individuare l’intero percorso.
La vetta del Col dei Porz è già di per sé una buona meta, la traversata al Col Bregon Alt propone delle interessanti cenge ed un migliore panorama sulla conca Bellunese.

gruppo Monti del SoledifficoltàEdislivello800 mt c.a. quota max1.250partenzaCandaten (418mt)data09/12/12

Col dei Porz e traversata al Col Bregon Alt

alle pendici orientali della Palazza nei Monti del Sole

Descrizione della salita

Dall’area pic-nic di Candaten (tra Mas e Agordo), di fronte alla stazione del corpo forestale, una stradina porta al greto del torrente Cordevole. Qui, a seconda delle stagioni e delle piogge, può essere più o meno facile guadare il torrente. Nel nostro caso ci risparmiamo il pediluvio solo all’andata.

Raggiunta alla meglio l’altra sponda tralasciamo il sentiero attrezzato con ponti che entra in un orrido e ci incamminiamo a dx (nord) seguendo dei bolli rossi. Possiamo anche evitare una ripida scorciatoia subito all’inizio e troviamo avanti un cartello che indica il Col dei Porz. Da qui fare attenzione: dopo circa un tornante non bisogna andare a dx in piano (frecce rosse) ma seguire i bolli per tornantini. Noi andiamo a dx e passiamo in rassegna vari piloni della tensione, per poi salire a caso ripidi nel bosco e per pura fortuna ritrovare il sentiero molto più a sx. Sorpassiamo delle cascatelle, sempre per ripidi tornantini, e dei brevi gradini rocciosi. Saliamo poi veloci nel bosco fino al pianeggiante Col de la Cazeta, dove si trovano dei ruderi con muretti a secco. Circa 45′-1h.
Sulla sx della radura riprendiamo a salire per sentierino (ometti) e con intelligente percorso si trova prima un canalino (I grado) e poi un gradino roccioso presso una cengia. Ancora con un bel giro (belle vedute intanto su Coro, Schiara e Pala Alta) si giunge infine al Col dei Porz, dove un brullo prato concavo si fa spazio nel bosco. Bella vista sulla Cima del Bus del Diaol. Fin qui impieghiamo circa 1h30′ dalla sponda dx del Cordevole.

Proseguendo in salita si continuerebbe per le cime del Mont Alt – Coraie. Ora camminiamo in piano verso sx (sud) aggiungendo un nuovo pendio aperto dopo un boschetto. Da qui appare la cengia da seguire nella traversata ed, in alto, l’insellatura di cresta del Laresé. Scendendo appena il pendio troviamo a dx una debole traccia pianeggiante che ci porta ad imboccare la cengia. Questa va seguita in alto, passando di fianco alle rocce e ad alcuni strapiombi. Verso la fine c’è un tratto più esposto ma sicuro perché incavato nella roccia. Si entra nell’angusta Val dei Spin. Si sale per il canalone o di fianco ad esso, per poi scartare a sx non appena possibile. Si sale con brevi tornanti e terreno ripido fino ad una forcelletta. Da qui si sale ancora 15′ fino ad aggirare una vaga cresta rotondeggiante. Probabilmente è qui che si deve salire, senza iniziare la discesa, per proseguire verso il Laresé. Seguiamo il sentiero più evidente in discesa. In breve si raggiunge una spalla più rada di vegetazione, con baranci. La vista migliora se si prosegue ancora in discesa fino al colle sottostante, il Col Bregon Alt, dove arriva più sole e si può gustare al meglio la Val Belluna.


Discesa

Sarebbe interessante scendere per quel sentiero che conduce direttamente alle Case Salet, ma non conoscendolo non ci siamo fidati a seguire ancora delle deboli tracce di camoscio. Quindi abbiamo percorso lo stesso sentiero dell’andata.