Cima della Madonna, via Messner

Bella arrampicata, aperta dai giovanissimi fratelli Reinhold e Siegfried Messner nell’ottobre del 1965.
La salita si svolge sulla fredda parete nord della Cima della Madonna che, vista da lontano pare una liscia lavagna verticale, tanto da far pensare a ben altro ingaggio. In realtà si tratta di una via non difficile, almeno per quello che riguarda la difficoltà tecnica. L’impegno è dato in primis dalla ricerca del percorso migliore, non evidente e spesso fuorviante, in virtù della quantità di chiodi e cordoni sparsi per la parete; ed in secondo luogo dalla necessità di integrare le protezioni in loco. Proprio per queste ragioni questo itinerario risulta molto meno frequentato dell’iper-attrezzato e vicino noto Spigolo del Velo. Ne risulta un’arrampicata non faticosa ma di buon impegno tecnico e psicologico.

La roccia è eccellente, molto lavorata e con tante clessidre. Le soste a volte sono su chiodi, altre su clessidre. Non tutte presentano cordini di collegamento. Considerare l’esposizione: la via non è propriamente adatta alle giornate troppo fredde o ventose.
Non si tratta di un itinerario lungo, tuttavia vanno considerati i tempi di avvicinamento e discesa che “riempiono” la giornata.

gruppo Pale di San MartinodifficoltàV, V+sviluppo285 mt quota max2.752esposizioneNordtempo4 oreappoggioRif. del Velo cartografiaTabacco 022partenzaMalga Zivertagedata15/07/17

Avvicinamento

Vedi la relazione della Spigolo del Velo (link in fondo alla pagina).
Dal Rifugio Velo si segue il sentiero per la ferrata omonima, rimontando anche degli infissi. Quando la ferrata tende a scendere ed allontanarsi dalla parete, si scarta a dx per canalino e risalti, raggiungendo la base dello Spigolo del Velo. Ora ci si sposta sotto la parete nord, a sx, e si continua per un evidente canale. Dopo uno spiazzo si prosegue ancora, eventualmente per la rampa di dx, raggiungendo una sosta su 2 clessidre con cordini ed anello. L’attacco è qui.
La prosecuzione del canale imporrebbe un passo più difficile, oltre il quale si trova l’attacco di un’altra via, contrassegnato da 1 spit con cordino.

Tempo – 30′ minuti dal Rifugio del Velo

Descrizione dei tiri

L1 – Arrampicare sulla sx rispetto alla sosta, sfruttando una fessurina leggermente obliqua a sx. Quando questa si fa più verticale e poco praticabile, si sosta subito a dx su gradino, su 2ch. 30m, IV+
[Alternativa: dritti sopra la sosta ad una clessidra con cordone, proseguiamo per la fessurina a sx per un tratto, torniamo a dx ad una fessura leggermente arcuata con friend incastrato. Arriviamo in cima al pilastrino appena accennato dove traversando 1m a sx ci riportiamo alla sosta citata]

L2 – In leggero obliquo a dx (sosta/calata con cordoni) per poi tornare a sx a prendere una breve fessura. Uscirne a sx (ch), poi obliquare a dx sotto ad una piccola fessura passando un poco accennato spigoletto. Dritto 3m fino alla sosta. 30m, IV+

L3 – Spostarsi 1m a dx e salire per placca ad un piccolo e superficiale diedrino. Continuare dritti fino a quello più evidente che in alto diventa grande e forma un pilastro. Non salire il diedro, ma uscire in placca a sx in obliquo (1ch). Sulla dx si nota una sosta in nicchia, da non raggiungere. Superare anche una corta fessura con lamette, arrivando su esile cengia. Sostare. 30m, V-

L4 – Poco sopra si raggiunge un’altra cengetta con fessura. Uscire a dx in placca, quindi tornare a sx sopra alla fessura citata. Alcuni metri a sx si individua una nicchia gialla, con cordoni di una sosta. Senza raggiungerla si prosegue dritti e un po’a sx. A sx c’è un’altra nicchia con chiodo per eventuale sosta. Noi stiamo alla sua dx, dritti in placca, fino ad una grossa clessidra (senza cordone) dove però sostiamo appesi. 30m, V-

L5 – Obliquare a dx ad un pulpitino chiaro, dove si rinvengono 3ch (forse abbiamo fatto un piccolo giro a sx prima di andare a dx). Da qui si supera in leggero obliquo a sx una placca nera (V+), poi si sale in verticale ad una nicchia scomoda (cless e chiodo). Noi ci spostiamo un paio di metri più in alto, all’inizio di un diedro, dove si può sostare su esile cengia, su cless da rinforzare. 30m, IV+ e V+

L6 – Si sale il diedro per 5-6m, poi si obliqua verso lo spigolo di destra sfruttando una fessura. Sosta oltre lo spigolo, già sul classico Spigolo del Velo, su 2ch. 20m, V e IV

L7 – Si esegue un lungo tiro di corda seguendo il canale della via classica, uscendo su terrazza a dx e sostando poco sopra su spuntoni. 50m, III/III+

L8 – Brevemente per corta rampetta si giunge fuori dalle difficoltà in cresta. 15m, III

Tempo – 4 ore

schizzo Pdf alta qualità

Discesa e Materiale

Discesa – Come per lo spigolo del Velo (vedi link sotto).
Tempo – 1 ora e 30′ fino al rifugio.

Materiale – Utili friends fino al giallo, molti cordini, di cui alcuni in kevlar e aperti.

Vedi anche

Cima della Madonna, Spigolo del Velo
Una delle vie più famose e celebrate delle Dolomiti e delle Pale di San Martino, aperta da Gunther Langes ed Erwin Merlet nel luglio 1920.La fama dio questa linea è da attribuire all'ottima qualità della roccia, all'arrampicata divertente e mai estrema, alla linea elegante.
 
difficoltà - max V+
sviluppo - 560 mt
tempo - 5 ore

leggi relazione