Diedro dello Stretto di Gote

Via a bassa quota, con avvicinamento comodo e attrezzata con spit alle soste e nei due tiri impegnativi.
Roccia ottima nei due tiri difficili, buona con alcuni tratti sporche nella seconda parte.
Ripetere questa via in primavera significa esporsi all’attacco di numerose zecche sia in avvicinamento che in discesa.
Primi salitori: M. Corona e G. Carratù, il 20 giugno 1990


gruppo dolomiti d'OltrepiavedifficoltàIII-IV, 1 tiro V+, 1 tiro VI-sviluppo350 mtquota max1.100 c.a.tempo4-6 oreappoggiorif. Pordenone, Casera Meluzzodata25/04/10

Descrizione dei tiri

L1 – placca e diedro. V+

L2 – traverso a sx. III

L3 – diedro strapiombante e lama obliqua. VI-

L4 – diedro appoggiato. IV+

L5 – placche appoggiate. III+

L6 – traverso e diedro. IV

L7 – rampa, traverso e gradoni. III

L8 – diedrino e bosco

L9 – bosco ripido

Tempo – 3-6 ore

Avvicinamento

In 20 minuti dalla macchina, oppure in 1 ora dal Ponte Compol


Discesa

Si può scendere in doppia dal tiro 6 oppure per bosco ripido e con sole tracce di camoscio, fino alla strada


Materiale

NDA, portarsi anche dei chiodi