Per la sua caratteristica forma viene ricordato come il “al Caregon de ‘l Padreterno”: il monte Pelmo rappresenta con i suoi 3168 metri di quota una delle vette più possenti delle Dolomiti. La sua via Normale non è da meno, presentando un notevole dislivello in termini di fatica, nonché un’impegno psicologico da non sottovalutare. L’itinerario non è mai troppo frequentato e sopratutto per questo rimane uno splendido viaggio che vale la pena di essere percorso.
Ricordarne a tal proposito il primo salitore è d’obbligo: Sir John Ball salì per la prima volta in vetta al Pelmo il 19 settembre 1857, percorrendo la nota e temuta cengia che porta il suo nome.
gruppo PelmodifficoltàI, IIdislivello1600 mquota max3.168tempo6h e 30'appoggiorif. Veneziadata14/08/04
Da Zoppè di Cadore si prosegue con l’auto per la stradina sotto il Col de la Biza sino al divieto di transito ove si parcheggia. Da qui si parte per il sentiero CAI 456 che conduce al rifugio Venezia. Raggiunto il rifugio (1946 m) si continua per il ghiaione retrostante raggiungendo in breve la paretina ove inizia la lunga via Normale.
Tempo – 2 ore e 30′ dal parcheggio
Sin da subito ci si trova sulla nota ed esposta Cengia di Ball che si percorre in direzione Sud superando diversi passaggi più ostici ed esposti. Si raggiunge così anche il famoso “passo del gatto”, che un tempo poteva essere superato strisciando in fessura oppure procedendo all’esterno (passaggi di II grado) ove oggi vi si trova un cordino che permette di proseguire ben più agevolmente.
Terminata la Cengia (1 ora circa) ci si trova a salire per ghiaie il Valòn del Pelmo sino a raggiungere tenendosi a destra, il Vant superiore, ove non di rado ci sarà neve.
Proseguendo diagonalmente verso sinistra si arriva in breve alla sella che divide la vetta dalla spalla Sud-Ovest.
Si segue da qui la cresta del monte per gradoni rocciosi ove si affrontano alcuni passaggi leggermente più impegnativi (I grado) sino ad arrivare sulla vetta di questa imponente montagna.
Tempo – 4 ore dall’attacco