Monte Raut, da sud

Escursione facile ma lunga, che porta su di una cima panoramica.
Il Monte Raut è una delle cime più famose e frequentemente salite delle Prealpi Carniche del pordenonese. Data la quota e l’esposizione a sud della via comune è consigliabile salire nelle mezze stagioni. D’inverno si sale anche con gli sci, ma preferibilmente da nord (Lago di Selva).
Purtroppo noi abbiamo trovato molta nebbia e cielo coperto.


gruppo Prealpi CarnichedifficoltàEdislivello1200 mtquota max2.025tempo3h e 30' (salita)cartografiaTabacco 028data14/11/10

Descrizione generale

Si parte dal parcheggio di Forcella di Pala Barzana – accessibile da Andreis, abbiamo visto che da Maniago un tratto potrebbe essere interrotto proprio in prossimità della forcella. Presso i ripetitori della Rai inizia il sentiero segnato.
Fare attenzione all’inizio, dove bisogna seguire a sx il sentiero per la bandiera. Da questa si prosegue per una cresta baranciosa e poi per un pendio detritico per un lungo tratto in piano. Attraversato un bosco si raggiunge la Casera Barzana (fin qui circa 30 minuti).
Ora si prosegue per prati con radi alberi e bassa vegetazione prima in obliquo e poi decisamente per la massima pendenza fino ad una lingua di ghiaie. Da qui il sentiero sta ora a dx ora a sx del citato valloncello detritico, sempre con pendenza elevata. Alla fine di questo tratto faticoso si raggiunge uno spalto roccioso con una caratteristica sorgente.
Subito a dx si entra in un canale che poco più si retringe e deve essere risalito (bagnato, fune metallica non proprio ottima). Ora si va in un canale più a dx e se ne esce presto per raggiungere uno spallone erboso sempre a dx. Qui si rinviene il sentiero che parte dal Pian delle Merie (dicono più lungo e ripido).
Si risale lo spallone, poi il sentiero devia a sx per uscire più in alto a dx. Ora si traversa decisamente a dx e con un breve zig-zag si raggiunge la Forcella della Capra, punto di valico fra i due versanti del monte. Fin qui 2h30′.

Dalla forcella il sentiero prosegue lungo la cresta che ci si trova a sx: è segnato con bollini rossi. Da qui ho trovato un buon quantitativo di neve che nascondeva il sentiero, per fortuna però che era già passata una persona che lo conosceva così mi è bastato seguire le impronte. Infatti si sta quasi sempre sulla cresta ma ad un certo punto ci si deve abbassare ed aggirare un piccola elevazione sulla dx, per poi risalire verso gli ultimi pendii della cima (spesso in inverno si sbaglia e ci si dimentica di abbassarsi in quel punto!). Un tratto ripido è attrezzato con una cordicella metallica ma sono quasi quasi meglio i mughi e le rocce…
La vetta ha una croce rossa ed il libro delle firme. 30′-1h dalla forcella

Tempi – salita: 3h-3h30′ – discesa: 2h30′