Sassolungo di Cibiana

Bella cima abbastanza frequentata, per una giornata non troppo impegnativa ma comunque con una sezione finale dove bisogna sapersi muovere su roccette e ghiaino.
Il Sassolungo di Cibiana domina con la sua verticale parete nord l’omonimo passo, via di comunicazione tra Zoldo e il Cadore. Nonostante la quota non molto elevata è un ottimo balcone panoramico sulle cime dolomitiche dei dintorni, particolarmente vicini sono gli Sfornioi e il Sasso di Bosconero.
La via “normale” che abbiamo seguito è la più frequentata ma probabilmente non la più facile. L’attacco si trova presso una forcella ad ovest della cima e la via risale presso lo spigolo nord-ovest e i canalini dell’adagiata parete ovest, sempre agevolata da una bollinatura recente ed abbondante. Dovrebbe però essere possibile salire per la cresta sud, probabilmente con minori difficoltà, partendo da un canale ghiaioso obliquo verso dx parecchio più in basso della forcella sopracitata. Per la descrizione di questa via vedere il libro “Dolomiti Sconosciute” di Hauleitner.

gruppo BosconerodifficoltàEE, II gradodislivello900 mtquota max2.413appoggiorif. Re MauropartenzaPasso Cibiana, 1530mtdata29/08/10

Salita

Dal parcheggio del passo Cibiana ci incamminiamo seguendo i segnavia per la Forcella Bella ed il Bivacco Campestrin. Dopo una strada bianca si sale per il bosco, mai ripido. Giungiamo ad un bivio dove anni fa deviammo a dx per andare sullo Sfornioi Nord. Adesso invece andiamo a sx verso la Forc.Bella e il biv.Campestrin.
Si traversa così il ghiaione del versante settentrionale degli Sfornioi, giungendo ad una prima forcella larga ma che non permette la discesa. Poco dopo arriviamo alla vera forcella punto di scollinamento. Allora scendiamo per neanche 100m sul versante sud del monte, fino ad pulpito erboso con ometto. Qui abbandoniamo il sentiero e seguiamo a sx una traccia molto evidente (paragonabile al sentiero) che taglia in orizzontale la base di pareti gialle. Il sentiero sale poi ad una forcella, prima nascosta, dove un bollo rosso e giallo indica l’attacco.
Saliamo una paretina (I) fino ad una cengia, dove si va a sx fino a girare lo spigolo. Si sale ora per gradoni e brevi salti (spesso I, qualche passo di II scarso) fino ad un camino ostruito da un masso. Questo è il passaggio più caratteristico: si salgono 3m all’interno del camino, uscendo dal foro che forma il masso (II). Si continua poi facilmente (I) per terreno di ghiaie e roccette fino alla larga cresta sud, dalla quale si sale in breve alla croce di vetta (libro delle firme).

Tempo – 3h in totale


Discesa

Come all’andata, a ritroso. Sorpassata la forcella Bella, ci dovrebbe essere una traccia che scende ripida il ghiaione sottostante (è segnata sulle carte Tabacco a puntini neri) ma non l’abbiamo identificata.