La Royal Arches è una delle vie più ripetute e note della "Yosemite di fondovalle", un viaggio entusiasmante e divertente nel cuore più profondo della valle, aperta nell'ottobre del 1936 da M. Harris, K. Adam, K. Davis. Gli americani la considerano una delle più meritevoli arrampicate al mondo, seconda solo al Nose, su El Capitan.Nel complesso si tratta di una salita di grado moderato, non particolarmente difficile e spesso ben proteggibile. Anche se le lunghezze di corda sono tante, molti tiri sono discontinui, perciò lo sviluppo sale in fretta. La roccia è un poco più tenera ed a volte lichenosa rispetto ad altri settori, ma comunque non mancano le classiche belle fessure. Particolarmente memorabile il pendolo del dodicesimo tiro, che rimane ancora oggi la soluzione più gettonata per salire la liscia placca gradata in libera 5.10b ed il caratteristico attraversamento della cascata e del boschetto pensile nel tiro successivo.
Questo itinerario in passato ha acquistato notorietà anche per via di un passaggio del tutto particolare: pensate che un paio di tiri dopo il pendolo si era obbligati a salire su un tronco incastrato in parete ed arrampicare sfruttando delle tacche scavate a suon di martello dai ripetitori. Oggi non c’è più traccia di tutto questo, ma la Royal Arches rimane comunque uno degli itinerari più meritevoli di Yosemite.

Royal Arches, descrizione della salita
DifficoltàDifficoltà: III 5.7 A0 or 5.10b ; Pro: nuts 1ea, cams 1-2ea .3”-3.5” AvvicinamentoSi parcheggia all’Awahnee Hotel, dove conviene arrivare il mattino presto. Ci si incammina per il Valley Loop Trail, il quale va abbandonato dopo pochi minuti per seguire una traccia marcata verso la vicinissima parete. L’attacco è presso un camino un poco appoggiato e con terriccio nel fondo, dall’aria bonaria. Qualche spit su vie adiacenti.
Descrizione dei tiri
L1 - Si sale il camino, più ostico del previsto, specie in partenza. C’è chi striscia nel fondo (togliere tutto) e chi si va di schiena con immane fatica. Ma forse siamo solo incapaci. 5.6 L2 - Risalire un facile canalino ed arrivare ad un boschetto. 5.3 L3 - Probabilmente una cascatella impedirà la var. facile, dunque si sale a dx per roccia un po’ farinosa e non così scontata L4 - Si cammina fino a portarsi sotto un risalto di questa grande rampa L5 - Continuare per canalino liscio e poco proteggibile, più duro del previsto. Poi facilmente ad un nuovo risalto L6 - Sulla dx ci sarebbe una fessura da manuale, che però mi è sembrata dura. Invece stando più a sx si può salire per parete con fessurine uin po’sporca, uscendo su boschetto. 5.6 L7 - Si cammina per una piccola giungla, poi si scende qualche metro per portarsi a dx ad una fessurina giallastra. Fin qui sono solo 4 lunghezze per la guida L8 - Su per fessurina per niente facile, poi agevolmente ad una terrazza. 5.7 L9 - Sfruttiamo delle fessure a mezzaluna sulla sx, quindi ci riportiamo a dx per delle belle fessure-diedro. Sosta scomoda appesi su un albero L10 - Ricordo delle fessure e poi uno sperone che abbiamo aggirato sulla sx, raggiungendo uno spiazzo con alberelli. Trasferimento a dx L11 - Seguire una fessura obliqua a dx un po’ larga ed appoggiata, non difficile ma offwidth. Poi per bellissime lame (flakes) si guadagna la Pebble Beach, un punto comodo dove si vedono scendere le cascate dalla parete. Purtroppo al nostro passaggio era pieno zeppo di formiche che mordevano senza pietà! L12 - Il tiro del pendolo. Salire per un bel diedro a dx. Al nostro passaggio c’era in loco una corda fissa penzolante, alla quale ci si attacca e si pendola verso sx fino a delle fessurette orizzontali. Lasciata la corda si attraversa la cascata tramite le fessurine e si trova da sostare (chiodo o friends)
L13 - Traversare anche in discesa fino ad un boschetto al di là delle cascate L14 - Ora si sale per delle belle ed atletiche fessurine a dx di una grande lama (The Spear), uscendo ad un boschetto. In uscita si può prendere un grosso ramo, che da sotto appare buono (e dondolante), ma che dall’alto ci si accorge essere completamente vuoto!!! Sosta su albero. 5.7 L15 - Si aggira uno spigolo a sx (faccia alla parete) e si continua per una bella fessura verticale. Proseguire per lame ad un terrazzo dove si attrezza la sosta (o a sx su alberelli). Attrito notevole. La variante più facile di 5.6 richiederebbe un traverso molto delicato e non conviene. 5.7 L16 - Si sale dritti per dei diedri lisci, ma appoggiati, fino ad un grosso albero. 5.6 L17 - Traversare decisamente a sx per placche appoggiate che presentano delle lame rovesce. Obliquando a sx si raggiunge un buon posto per sostare. 5.5 L18 - Si sale per placca con fessurine (più var.) e sotto degli archi si obliqua a sx per placche. Si arriva alla sosta attrezzata da dove inizierebbero le calate (appesi). 5.6 L19 - Si obliqua in discesa tra placchette ed erba (sporco e bagnato) fino ad 1 spit. Da qui ci si cala (con 1 corda) da maillon fin sotto la placca. Si risale a piedi raggiungendo un sentiero. L20 - Si cammina per sentiero nel bosco fin sotto una fascia di roccia. L21 - Traversare a sx per placche bagnate e slimacciose (in primavera). 5.4 “particolare” L22 - Per terreno boscoso ancora esposto, ma facile, si raggiunge il bosco alla sommità della parete.
