Bivacco Tiziano

L’escursione raggiunge lo storico ricovero delle Marmarole, “rifugio” per 50 anni fino al 1945, poi riadattato a bivacco in seguito ad atti di vandalismo.
Il percorso più diretto è quello qui descritto, che parte dalla Val d’Ansiei presso la Casa Alpina di Stabiziane. Il sentiero, ripido e faticoso, permette di guadagnare l’altopiano nord delle Marmarole, i “Lastoni”. Se per buona parte della salita il panorama risulta piuttosto limitato, si è ripagati poi all’arrivo sul Col di Val Longa, ormai prossimi al bivacco, dove si apre il grande e splendido circo che fa capo ai colossi del Cimon del Froppa ed alla Pala di Meduce.

gruppo MarmaroledifficoltàEdislivello1200 mt c.a.quota max2.246tempo2h e 30cartografiaTabacco 017partenzaStabizianedata17/12/16

Avremmo voluto concludere la nostra gita sulla Cima Tiziano, ma l’innevamento non favorevole ci ha costretti a rientrare a poche centinaia di metri dalla vetta. Abbiamo proseguito l’escursione salendo tutta la Val Longa, dove l’ambiente diviene decisamente più dolomitico e selvaggio. In condizioni favorevoli, sicuramente meritevole di essere salita è anche la Pala del Meduce, immediatamente a destra della Cima Tiziano.


Descrizione della salita

Seguita la strada di fianco alla Casa Alpina ci si trova subito di fronte un importante ostacolo: il torrente Ansiei. Probabilmente d’estate non crea problemi, ma in inverno di certo non è piacevole un pediluvio ghiacciato. Riusciamo a passare meglio al mattino, sfruttando un tratto ghiacciato 20m più in basso.

Si segue la strada sterrata nel bel bosco, proseguendo in lievissima salita a destra. Presso una piccola radura la strada prende pendenza, fino ad una larga nuova radura al di fuori del bosco, dove si può ammirare lo spalto tra Croda Alta di Somprade e Tacco del Todesco che in alto ospita il nostro bivacco. Per buona parte della salita il sentiero seguirà un vallone all’estremità dx di questo spalto.

Alcune frecce invitano ad imboccare un sentiero nel bosco. Dopo un tratto ghiaioso si raggiunge il vallone, sopra la vegetazione. Risalito il vallone, si sfrutta il terreno boscoso sopra di esso, più a sx. Il sentiero non è sempre evidentissimo, comunque è difficile perdersi. Oltre un tratto con cascatelle, si traversa decisamente a sx raggiungendo un punto in cui si vede la catena della Croda di Somprade. Ora il sentiero volge a dx, ripidamente per il bosco, raggiungendo nuovamente il vallone. Si risalgono le ghiaie, rovinate da una recente frana. Più in alto si esce a sx per erba e mughi. Costeggiando delle rocce levigate dai ghiacci, si traversa progressivamente in direzione delle dune dove sorge il bivacco, che si raggiunge in breve.

La discesa avviene per l’itinerario di salita.