Cristallo, cima principale

Via percorsa per la prima volta da Paul Grohmann, Angelo Dimai, Santo Siorpaes, 14 settembre 1865. Una via normale bellissima e remunerativa su una delle cime più belle della conca ampezzana.

Sintesi del percorso: Passo Tre Croci – Forc. del Cristallo – cengie, canali, roccette – cresta – cima

gruppo CristallodifficoltàPD+, II+ dislivello1400 mt quota max3.221tempo6h + 6hcartografiaTabacco 03data06/08/05

1 Le Grave de Cerigere, cioè il canalone ghiaioso e faticoso che ci permete di arrivare alla Forc. Cristallo (divide Cristallo e Piz Popena)

2 – Dal ghiaione verso il Sorapiss. La fine del ghiaione è anticipata dai resti di un fortino militare, a destra

3 – L’attacco è quasi alla forcella. Si prende un sistema di cengie con solo pochi passaggi pericolosi o difficili (in particolare c’è un vecchio ponticello di legno che fa paura a salirci sopra, meglio contornare abbassatti nella cengia). Dopodiché ci troviamo di fronte un primo piccolo tratto-camino di roccette di I. Dovrebbero esserci cordini anche per un eventuale doppia in discesa

4 – Senza arrivare dove c’è l’ometto a sinistra si può tagliare più facilmente subito per il canale di sinistra. Si giunge quindi ad un camino di II+, si vince all’inizio in opposizione o sulle rocce di sinistra. In alto bella clessidra e cordini per assicurare/doppia

5 – Dopo non molto si giunge ad un bel terrazzino panoramico su Cortina e il Pomagagnon. Il camino successivo non è molto evidente, non si capisce quale seguire

6 – Superato il camino si arriva ad un tratto di ghiaie e roccette (in alto alcuni ci precedono sulla cresta terminale). Si supera una prima cresta facendo attenzione. Si trovano spuntoni e simili per eventuale assicura

7Si affronta un secondo canale-camino di 15m (II+ ma lisciato a sinistra, forse qualcosa di più se affrontato a destra) al cui termine si trova un chiodo e più a destra una bella clessidra, anche per la doppia (qui è abbastanza consigliata). Dalla clessidra ci si alza per un altro camino più facile (sul I) fino ad un ulteriore clessidra (sosta e/o doppia) al ritorno

8 La cresta finale presenta passaggi alcune volte esposti e non sempre facili (sempre però sotto il II). Nella foto sto appunto usando una clessidra per l’assicurazione

9Finalmente in cima! Il panorama adesso è molto vasto e ci permette di ammirare per bene anche le Dolomiti di Sesto oltre agli altri gruppi circostanti (Croda Rossa, Sorapiss, Cadini…). Nella foto le Tre Cime di Lavaredo e la Croda dei Toni oltre che il Piz Popena, più vicino

10 – La cresta che si percorre quale ultimo tratto per arrivare alla vetta.
La prima parte della discesa si fa in corda doppia direttamente giù dal canale di III. La corda da 30m ci basta per arrivare sulle roccette iniziali di I e superare il tratto peggiore. Dopodiché si prosegue seguendo la via di salita