La salita al Pian dei Buoi è molto bella e non eccessivamente impegnativa con le ciaspole, se si ha la fortuna di trovare la traccia battuta. I panorami che si possono ammirare da questo splendido luogo su Cridola, Spalti del Toro ed Antelao sono altamente remunerativi e ricompensano della faticosa salita. Si parte da Lozzo di Cadore, seguendo la strada che porta al Rifugio Marmarole, sino a dove è pulita. Parcheggiata l’auto si segue la strada che porta al rifugio, senza possibilità di sbagliare.
Sintesi del percorso: Lozzo – Tamarì – Rif. Marmarole – forcella
In auto: Evidenti indicazioni dalla strada statale che indicano “pian dei buoi” all’altezza di Lozzo di Cadore
gruppo MarmaroledifficoltàEdislivello1000 mt quota max1.800tempo5h la salita, 8h totalipartenzaLozzo di Cadoredata08/12/05
1 – La strada per le auto che d’estate conduce in lievissima salita fino al Pian dei Buoi. Una motoslitta aveva battuto la neve fino a buon punto. Poi la lunghezza del percorso e la neve stancano notevolemente. Finalmente qui cominciamo a vedere qualcosa (il Ciastelin)
2 – Ciastelin, il Pupo delle Marmarole e la Punta Ciareido
3 – L’Antelao col suo fianco Nordest ci accompagna verso il Pian
4 – I tabià al Pian dei Buoi, verso Cridola, Montanel, Spalti de Toro, Cima dei Preti
5 – Le torri sopra il pian dei Buoi (Torre Laura, Punta Ciareido Sud-ovest e Nord-Est, Torre Artù, Torre Pian dei Buoi, Torre di San Lorenzo con l’omonima evidente forcella)
6 – L’ex caserma
7 – Tabià del Pian dei Buoi con la Croda dei Toni
8 – Dalla caserma conviene portarsi almeno a questa forcella per poter vedere anche l’altra vallata (verso Auronzo e le Dolomiti di Sesto). Verso il gruppo del Popera-Cima Undici
9 – Croda dei Toni e Cima Undici
10 – La lunga cresta di confine con l’Austria. A destra si nota il monte Peralba e il Chiadenis
11 – Le cime di Ciareido. Le tracce vanno verso il Rifugio Ciareido, appena intuibile su di un cucuzzolo innevato (al centro un po’a sinistra)
12 – All’orizzonte: Cima Cadin di Vedorcia e Cadin degli Elmi, Forcella e Cima Spe, la lontana e appuntita Cima dei Preti e a destra sbuca anche il Duranno. La cresta alberata verso forc.Spe è Costa Vedorcia
13 – Al ritorno preferiamo il sentiero che ci porta all’avventura tra stretti passaggi tra gli alberi e tra tabià fuori dal mondo
14 – Uno degli ultimi tratti del sentiero prima di ricongiungerci alla strada