Cima del Valaràz, 1900 m

Si tratta di un uscita abbastanza conosciuta dagli scialpinisti, un poco meno da chi sale con le ciaspe, che porta ad una vetta panoramica. Per gran parte della salita si sfrutta una carrareccia spesso talmente battuta che non servono le ciaspe, poi si sale nel bosco praticamente fino alla cresta della vetta.
La salita è per gran parte comune a quella del Bait de Folega. Si svolge in versante nord, senza sole, ed appare molto sicura. Da sottolineare però che l’anno scorso (2010, tanta neve!) una valanga importante ha investito la strada che sale a Malga Foca. L’evento rimane comunque raro.

gruppo dolomiti di ZoldodifficoltàFdislivello1080 mtquota max1.900appoggioricoveri di Baita Folega e Malga Focadata04/01/11

Descrizione della salita

Si parcheggia presso il campo sportivo di La Valle Agordina, frazione Conaggia. A sx del campo si segue una larga strada sterrata che quasi in piano porta ad un bivio con una cartina della zona. Si segue la strada di dx, asfaltata. Questa sale a lungo con noiosi tornanti e panorama limitato. Si oltrepassa il capitello della Madonna dello Sciar (non seguire la “scorciatoia” a dx) e si oltrepassa anche il bivio per le Scofe Piqual. Finalmente ci stacchiamo dalla strada, che andrebbe alla Malga Foca, e prendiamo una nuova strada sulla dx verso la Forc.Folega e Forc.Pongol (qui la neve potrebbe non essere battuta). Raggiungiamo un bivio ancora per la Malga Foca e appena dopo di esso, dove la strada sembra restingersi, abbandoniamo il sentiero principale e seguiamo delle tracce che salgono nel bosco con andamento verso sx (SE). Se non dovessero esserci le tracce non sarà molto semplice trovare il percorso migliore, noi troviamo quelle di uno sciatore e di un ciaspolatore. Fin qui 1h40′.

Risaliamo dunque nel bosco, sempre andando leggermente verso sx. Raggiungiamo una radura chiusa a sx da un piccolo torrentello con una vasca in cemento (prababilmente è la presa dell’acqua indicata sulla cartina Tabacco, nel “Valìn d’Ortigan”). Al limite dell radura saliamo un tratto ripido, per fortuna breve, che ci porta sul bosco sovrastante. Questo tratto è il “punto chiave” della salita, potrebbe non essere sicuro al 100% se la neve non è ben assestata.
Per bosco un po’più rado raggiungiamo la cresta del nostro monte, che ci regala una bella vista sulle Dolomiti Meridionali, specialmente verso la zona del Coro e dei Monti del Sole. Seguiamo la cresta (fare attenzione che il salto verso sud è notevole!) e guadagnamo il cocuzzolo più elevato. Panorama suggestivo.

Tempo – 3h15′

Discesa

Seguiamo la traccia dell’andata fino alla radura e poco più sotto. Da qui preferiamo divertirci scendendo liberamente nel bosco, trovando alcune radure e tratti più fitti. Sbuchiamo sulla nuova strada forestale che collega Forc.Folega alla Malga Foca. Quindi andiamo verso est (dx faccia a valle) raggiungendo infine la Malga Foca. Da qui torniamo per la battutissima strada che scendendo verso valle si ricollega al punto in cui l’avevamo lasciata all’andata.

Tempo – 2h


Varianti

Evidentemente, dalla cima del Valaràz si potrebbe scendere più rapidamente a Malga Foca, c’erano anche delle tracce di sciatori, ma non ci siamo fidati. Il bosco però, visto da sotto, è evidentemente uniforme e non ci dovrebbero essere grossi problemi a scendere diretti alla Malga.
Al ritorno, se non ci siete stati, potreste passare anche per la Baita Folega. In tal caso però sarà meglio seguire il percorso fatto all’andata fino a ritornare a Forc.Folega.