Col di Bousc, via Il mondo imprigionato nel materialismo

Bella via recente che conferma il talento dell’ideatore Heinz Grill, insieme a S. Scheider, F. Kluckner, B. Holzer, nell’individuazione di linee logiche, eleganti e di soddisfazione, anche su pareti apparentemente di poco conto. Nonostante il suo modesto sviluppo si tratta di un’itinerario decisamente meritevole che si svolge su ripide placche compatte a buchi di roccia ottima, tipicamente marmoladiana. Una salita che rappresenta un ottimo primo approccio al tipo di arrampicata che caratterizza l’immensa parete Sud, ben attrezzata con soste a spit, cordini in clessidra e chiodi lungo i tiri.
La velocità di avvicinamento e discesa inoltre rendono questo itinerario percorribile anche in giornate di tempo incerto o con poco tempo a disposizione.
Come scrive lo stesso Grill sul sito dedicato la via è stata aperta nel luglio 2017 con cliff e in parte su di un’altra linea, poi rielaborata in ottica “sportiva”. A sinistra di questa si trova la più classica “via dei vecchi e grigi”, aperta l’anno precedente dallo stesso Grill con Martin Heiß, ripercorrendo alcuni tentativi effettuati da A. Gogna ed H. Mariacher nel 1986.

gruppo MarmoladadifficoltàVI+, 2p. A0, 2p. A1sviluppo220 mt quota max2.494tempo3 ore e 30'appoggiorif. DolomiacartografiaTabacco 015data04/09/21

Avvicinamento

In auto si raggiunge passo Fedaia ed attraversata la diga si posteggia presso l’ex stazione a valle della cestovia di pian dei Fiacconi, dove inizia il sentiero per quest’ultimo. Sul lato destro dello spiazzo (ovest) si trovano indicazioni per Forcella Col di Buosc, che vanno seguite. Dopo un saliscendi (si passa vicino ad un condotto Enel) si contornano le propaggini inferiori del Col di Buosc fino ad entrare in una valletta, in vista della parete dove sale la via. Abbandonare il sentiero, salire per la valletta e traversare a piacimento verso la parete. Se si rinviene una vecchia traccia di sentiero militare, si arriva direttamente all’attacco. Solo 5m più in basso a sx parte la via dei Vecchi e Grigi (diversi cordoni), mentre questa via si distingue per attaccare presso una zona spesso bagnata ed appoggiata, in linea con una lama più sopra. Visibile un primo chiodo in placca.

Tempo – 40 minuti


Descrizione dei tiri

L1 – Obliquare a sx al ch, salire in aderenza (difficile per i bassi…), poi a sx ad una nicchia con cordone. Obliquare a dx (ch e cord.) e proseguire per un diedro/lama da proteggere. Sosta su cornice. 35m, VI, V+, V

L2 – Alzarsi in placca con difficoltà (ch e cordoni). Spostarsi a dx a delle lame. Salire dritti qualche metro, per poi tornare a sx in vista di un traverso. Traversare, eventualmente aiutandosi con i cordini in loco, e sostare. 30m, VI+, V, VII+ (A0)

L3 – Seguire un facile diedro ben proteggibile. Sosta su comoda cengia. 20m, V

L4 – Dritti per parete verticale (cordoni). L’uscita è difficile (eventuale A0). Si seguono delle fessurine, poi si va a dx (chiodi) e si risale per roccia più delicata fino ad una sosta scomoda. 35m, VI, A0 (VII), V, p. VI+

L5 – Salire 1-2m e traversare orizzontalmente per una parete a buchi. Superato un tratto verticale si raggiunge una comoda cengia. 20m, VI

L6 – Dritti per breve strapiombo (1ch e cordone più sopra per A1). Si esce a sx per fessurina, dritti qualche metro, poi a dx a superare una corta lama di roccia rotta (cordini). Seguire una rampa con erba qualche metro, poi dritti in placca alla sosta. 30m, V

L7 – Salire per le placche a dx della sosta (molti cordini). Dall’ultima protezione ci si sposta leggermente a sx e si sale un piccolo diedrino (ch) e un passo difficile su piccoli appigli appena oltre (cordone). Più facilmente, aggirando un naso a sx, alla sosta. 30m, V, VI+, IV

L8 – Dritti a rimontare un arco, poi un breve salto porta sotto i blocchi appena sotto la cima. Aggirarli a sx, poi salire per erba a dx e sostare su clessidra con cordone che emerge dal prato. 25m, III, IV

Tempo – 3-4 ore

schizzo pdf

Discesa

Dal prato sommitale la discesa più veloce è verso est. Traversare per prati in piano nella direzione opposta a quella della parete. Si scende per prato (ometto), quindi si scende in obliquo a dx anche per ghiaie, evitando di scendere dritti verso un salto. Seguendo qualche traccia e ometto si traversa a dx fino al sentiero che scende sotto l’ex cestovia (paramassi), quindi banalmente per sentiero si rientra al parcheggio.

Tempo – 1 ora

In alternativa, dall’uscita della via si può raggiungere la cima, da dove una traccia si collega al sentiero di Forcella Col di Buosc. Non l’abbiamo percorsa, ma può essere valida per evitare il terreno un po’ impervio della discesa qui sopra descritta.

Materiale

NDA + Una scelta di friends per i primi 2 tiri, dal grigio piccolo al rosso/giallo