Monte Rite, 2181 m

Classica gita dello zoldano, facile e sicura. La salita si svolge a sud e a quota relativamente bassa. Data l’alta frequentazione è molto probabile trovare il sentiero ben battuto. Panorama fantastico della vetta, grazie alla posizione isolata di questo colle. Ovviamente il famoso “museo nelle nuvole” di Messner non è aperto in inverno, così come l’adiacente rifugio Dolomites.

gruppo Dolomiti di ZoldodifficoltàEdislivello700 mttempo3happoggiorifugio Re Maurodata16/12/12

Descrizione della salita

Dal Rifugio Remauro al Passo Cibiana imbocchiamo la larga carrareccia con segnaletica. Superiamo subito una sbarra e proseguiamo in lieve pendenza giungendo a due casette in posizione già panoramica. Al primo tornante incontriamo la deviazione che a sx ci permetterebbe di seguire il “sentiero alternativo” per il Col d’Orlando (lo seguiremo al ritorno). Preferiamo la strada e così continuiamo un po’noiosamente per i lunghi tornanti, sempre di modestissima pendenza. Belli comunque gli scorci panoramici che migliorano sempre più salendo. Già in alto, appena usciti da una galleria, incontriamo un forte militare ristrutturato dove merita fare una sosta. Ancora per breve tratto pianeggiante si raggiunge la forcella Deona, dove appare l’Antelao. Traversando tutto il versante sud dei prati sommitali si raggiunge il Rifugio ed il Museo. Proseguendo dritti, con altri pochi passi, si sale sulla lunga cresta della cima. Bellissimo panorama sui principali gruppi dolomitici e le prealpi, pazienza per gli ingombranti tralicci delle telecomunicazioni, d’altronde sappiamo che il monte è tra i più addomesticati della zona. Tempo – 3h

Discesa

Visitiamo tutta la cresta, dove spuntano anche le cupole di vetro del museo. Continuiamo in discesa finché non possiamo ricongiungerci agevolmente a sx alla strada dell’andata. Sfruttando la neve ancora fresca e le ciaspe scendiamo dritti fino al fortino militare. Verso dx, senza necessariamente andare in salita, tagliamo fino al “sentiero alternativo” (che partirebbe propriamente dalla Forcella Deona). Con divertimento scendiamo dritti per un vallone tra gli alberi, deviamo per il sentiero segnato solo quando ci si para davanti un canale troppo ripido. Traversiamo a dx (tracce di una salvina del mattino in un ripido canale) nel bosco e poi scendiamo con innumerevoli tornantini, non sempre agevoli con la neve e le ingombranti ciaspe, per congiungerci alla strada dell’andata al primo tornante. Da qui velocemente alla macchina. Tempo – 2h

Varianti

Un giro alternativo, almeno d’estate, è quello per il Col Duro e la Forcella Val Inferna. Non conosciamo però la fattibilità in inverno di tale itinerario.