Rifugio Maniago, 1730 m

Escursione facile ma lunga e un po’monotona. I sentieri si svolgono interamente in bei boschi silenziosi, con alcuni punti panoramici sulle cime che delimitano la Val Zemola, in particolare sul Duranno e sulla catena del Borgà.
Il sentiero per la Casera Galvana è ripido e sbrigativo, il successivo tratto per raggiungere il rifugio è un continuo e lungo sali-scendi che finisce per stancare. La discesa dal rifugio si svolge su buoni sentieri o strade sterrate.
Una classica escursione del posto è abbinare quella descritta in questa pagina con la visita alla Casera Bedin, allungando il percorso pressoché solo in orizzontale.
Abbiamo trovato la traccia battuta e non c’è stato bisogno di utilizzare le ciaspe.


gruppo DurannodifficoltàEdislivello630 mttempo4h30' appoggiobaita Folega, malga Focadata26/12/11

Salita

Da Erto si sale per strada prima asfaltata, poi sterrata, in Val Zemola. Si potrebbe parcheggiare alla Casera Mela, noi però troviamo sulla strada sterrata due scoli d’acqua ghiacciati che ci hanno convinto a fermarci un po’prima con la macchina.
Ad gni modo raggiungiamo velocemente la Casera Mela. Proseguiamo per la strada sterrata che avanza nella valle, trovandola in alcuni punti fastidiosamente ghiacciata. Pochi metri prima di un prato con casera si stacca a dx un sentierino in discesa con indicazioni per la Casera Galvana. Lo seguiamo fino a raggiungere il torrente sottostante. Ne rimaniamo sulla sponda dx orografica, per passare più avanti su quella sx. Ora il sentiero cambia decisamente: diventa ripido e si guadagna velocemente dislivello. In alto appare una forcella, poco sotto la quale è costruita la Casera Galvana. All’interno è tenuta bene ma deve servire solo come ricovero di reale emergenza (comunque non ci sono letti, solo tavolato). Distante si vede il rifugio Maniago, nostra meta. Fin qui 2h circa
Dalla casera un sentiero traversa a nord. Si può visitare brevemente la forcella soprastante: si vede il Crep Nudo in lontananza, a dx sale la cresta del Porgeit, tutto sommato la eviterei.
Ora con continui sali scendi si traversa nel bosco. Si perde il conto degli scoli d’acqua e dei ghiaioni da attraversare, oltre alle brevi o lunghe discese con inevitabili risalite (il rifugio si trova 100m di dislivello più in alto). Comunque i boschi sono belli ed ogni tanto il paesaggio si rinnova sulle cime della valle.
Raggiungiamo il rifugio, preannunciato da un’antenna o stazione meteo, che appare solo una volta arrivati a 10m di distanza.
Tempo – 4h30′ in totale

Discesa

Dal rifugio scendiamo in direzione opposta a dove siamo arrivati, seguendo le indicazioni per Casera Mela e Casera Ferrera. Il sentierino scende dolcemente fino a delle nuove indicazioni per quanti volessero visitare anche la non vicina Casera Bedin. Noi invece proseguiamo dritti per un tratto pendente fino a giungere su una larga sterrata. Proseguiamo ancora per il sentiero segnato evitando la strada. Più giù però proviamo la strada, scendendo verso dx in direzione del torrente. Si scende veloci con buoni tornanti raggiungendo il torrente. Una volta oltrepassatolo si risale brevemente e si continua con andamento mediamente orizzontale fino a raggiungere il bivio per la Galvana e di qui al parcheggio. Il sentiero con segnavia cai dovrebbe passare più in basso della strada, seguendo il torrente nei pressi dell’inizio del sentiero ripido per la Galvana